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Roma, imbrattata la statua di Giovanni Paolo II durante lo sciopero

sabato, 4 Ottobre 2025
1 minuto di lettura

La statua dedicata a Papa Giovanni Paolo II, situata in piazza dei Cinquecento, nei pressi della stazione Termini di Roma, è stata imbrattata con la scritta “fascista di m…” e con il simbolo della falce e martello. L’atto vandalico è stato scoperto questa mattina. I Carabinieri sono immediatamente intervenuti sul posto, avviando le operazioni per la rimozione delle scritte e il ripristino dello stato originario del monumento, inaugurato nel 2011 e realizzato dallo scultore Oliviero Rainaldi.
La vicenda ha suscitato indignazione trasversale nel mondo politico. Il Presidente Consiglio Giorgia Meloni ha parlato di “atto indegno commesso da persone obnubilate dall’ideologia”, sottolineando l’assurdità di colpire la memoria di “un uomo che della pace è stato un vero difensore e costruttore”.

La rabbia

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto su X: “Non ci sono parole per condannare la profanazione della statua di San Giovanni Paolo II alla stazione Termini da parte di estremisti di sinistra in occasione dello sciopero e della manifestazione di questi giorni. Basta odio Basta cattivi maestri”. Parole durissime anche dal Ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo: “Imbrattare la statua di Giovanni Paolo II non è solo un atto di vandalismo: è un insulto alla memoria di un uomo che ha dedicato la vita al dialogo e alla libertà dei popoli. L’Italia merita decoro e rispetto per la storia e per la fede”.
Il Presidente della Camera Lorenzo Fontana ha espresso “profonda indignazione” e ha ringraziato l’Arma dei Carabinieri “per il tempestivo intervento e la rimozione delle scritte”. Il Presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri ha attaccato duramente: “Forse la statua è stata colpita perché Wojtyla contribuì al crollo del comunismo. Che vergogna, che miseria. È gente che merita soltanto disprezzo. Parlano di pace e oltraggiano la figura di un santo”.

Il contesto

L’episodio è avvenuto in una giornata caratterizzata da forti mobilitazioni in città. Migliaia di persone si sono radunate a Porta San Paolo, davanti alla fermata della metro Piramide, per partecipare alla manifestazione promossa dal Movimento degli studenti palestinesi, in sostegno alla Global Sumud Flotilla. Al corteo, diretto verso piazza San Giovanni, hanno aderito Usb, Cgil, Anpi, Arci, numerosi collettivi universitari e gruppi studenteschi come Osa, Cambiare Rotta e Zaum. La manifestazione si è snodata nel centro cittadino nel primo pomeriggio, con imponenti misure di sicurezza.

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