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Cantieri e rincari dei pedaggi, autotrasportatori in trappola. Cna Fita: “A rischio lavoro e sicurezza”

venerdì, 19 Settembre 2025
1 minuto di lettura

La riapertura di numerosi cantieri sulle autostrade italiane dopo la pausa estiva sta creando una situazione definita “critica e insostenibile” dagli autotrasportatori. I ritardi nelle consegne sono ormai all’ordine del giorno, con conseguenze pesanti sui rapporti di lavoro e sulla sicurezza stradale. Secondo Cna Fita, l’associazione che rappresenta il settore, le aziende committenti pretendono il rispetto dei tempi contrattuali nonostante le difficoltà legate ai lavori in corso. Le imprese che operano nella legalità rischiano così di perdere commesse a favore di chi, per recuperare il tempo perso, è spinto a comportamenti pericolosi. “Il passo dal richiamo verbale all’esclusione dai rapporti di lavoro può essere breve”, denuncia la sigla.
La situazione è particolarmente grave per le imprese abruzzesi e per quelle che percorrono abitualmente l’A14, ma i problemi interessano l’intera rete stradale e autostradale nazionale. Alla difficoltà dei cantieri si aggiunge, da quest’anno, l’aumento dell’1,8% dei pedaggi, che per un camion equivale a un aggravio medio annuo superiore a 360 euro. “Un incremento iniquo – afferma CNA Fita – se confrontato con lo stato delle infrastrutture, tra cantieri infiniti e manutenzioni in ritardo”.

Danno e beffa

Oltre al danno, dunque, anche la beffa per le imprese del settore, già provate da costi crescenti e margini ridotti. L’associazione chiede un intervento immediato del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, “per garantire alle imprese di autotrasporto la possibilità di mantenere le posizioni lavorative conquistate con sacrificio e per assicurare che i lavori stradali vengano organizzati con il minimo impatto sulla categoria”. Per ridurre i disagi, Cna Fita propone che, ove possibile, i cantieri restino chiusi nei giorni feriali e vengano invece aperti nei festivi, così da evitare intralci alle attività professionali. “Il rispetto delle infrastrutture, la sicurezza e il diritto al lavoro sono principi inalienabili. Non spetta agli autotrasportatori trovare soluzioni a una situazione drammatica che mette a rischio la vita sulle strade”, sottolinea la nota.

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