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Mario Sechi, Giornalista, Giancarlo Giorgetti, Ministro del MEF, in collegamento video

Giorgetti: “Manovra economica, la rotta è giusta. Nessuna correzione”

Salvini rilancia sulla legge di bilancio: “Rivedere l’Isee per rendere più equi i bonus”
lunedì, 15 Settembre 2025
2 minuti di lettura

La legge di bilancio entra nel vivo del confronto politico. Dal palco (virtuale) della festa nazionale dell’Udc, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il Vicepremier Matteo Salvini hanno tracciato ieri le linee guida che il governo intende seguire nelle prossime settimane. Un messaggio netto quello del titolare di via XX Settembre: “Non ci sarà una manovra correttiva”.

Giorgetti ha voluto fugare dubbi su possibili aggiustamenti dei conti: “La rotta è quella giusta, lo confermano anche gli arbitri internazionali. Il nostro dovere è sostenere famiglie e lavoratori, restituendo loro la capacità di affrontare le spese inevitabili della vita quotidiana. In particolare, ci sentiamo impegnati verso le famiglie numerose e con figli, che più di altre risentono dei costi legati al mantenimento del nucleo, dalle spese scolastiche a quelle domestiche”.

Sul fronte delle misure concrete, il tema centrale resta l’indicatore Isee, parametro che decide l’accesso a gran parte dei bonus. Il leader della Lega, Salvini, ha ribadito la volontà di una revisione: “Troppo spesso i bonus finiscono sempre alle stesse famiglie. Non è accettabile che il possesso di una prima casa, frutto di anni di sacrifici, impedisca di accedere a un contributo pubblico”. Il Vicepremier ha chiarito che il confronto è già avviato: “C’è un dibattito all’interno della maggioranza e credo sia giusto affrontarlo adesso, nell’ambito della legge di bilancio”.

Spese militari e priorità

Il quadro finanziario resta complesso, soprattutto per gli impegni internazionali. Giorgetti non ha nascosto che “le spese della Difesa e il sostegno all’Ucraina non sono gratis”, e rappresentano un fattore da integrare nella manovra: “Per questo lavoriamo a una lista di priorità, che tenga insieme gli obblighi esterni e le promesse fatte agli italiani. Taglio dell’Irpef e nuove rottamazioni sono ipotesi sul tavolo, ma decideremo in base alle risorse disponibili”. Il Ministro ha sottolineato come l’indirizzo macroeconomico resti prudente: “Abbiamo già messo in conto i riflessi della guerra commerciale e confermiamo le nostre previsioni. Naturalmente ci sono altri fattori che possono incidere, ma la linea è tracciata”.

Per descrivere il suo approccio, Giorgetti ha usato una metafora automobilistica: “In una macchina c’è chi accelera e chi frena, ma esiste anche la funzione che permette al mezzo di rimanere in carreggiata. Il mio obiettivo è garantire che questa macchina arrivi a destinazione sicura e in piena efficienza. Se ogni tanto freno, lo faccio per il bene di tutti”. Con queste parole ha voluto insomma ribadire la linea di cautela che caratterizza la sua gestione. “Non c’è bisogno di correggere una rotta che gli osservatori internazionali già giudicano quella giusta”, ha concluso.

Banche e spesa pubblica

Altro nodo riguarda un eventuale contributo straordinario del settore bancario. Giorgetti ha frenato, pur senza chiudere del tutto la porta: “Chiunque amministri denaro pubblico deve valutare con attenzione ogni euro speso. Ogni spesa significa un sacrificio in tasse da parte dei cittadini. Per questo il nostro compito è razionalizzare la spesa il più possibile, così da ridurre la pressione fiscale. Ci sono categorie che meritano maggiore protezione e altre meno: queste sono scelte politiche che faremo presto”. Il Ministro ha poi ricordato che le decisioni finali non dipendono da lui soltanto: “Non sono un dittatore finanziario, ma un servitore della volontà politica condivisa dai partiti della maggioranza. Basta aspettare due settimane e il quadro delle priorità sarà definito”.

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