Sale a 18 il bilancio delle vittime dell’attacco aereo lanciato nella notte del 27 agosto contro Kiev. Lo riferiscono le autorità ucraine, citate dal Kyiv Independent. Tra i morti ci sono anche tre minorenni di 2, 14 e 17 anni. Il numero dei feriti è salito a 48, di cui almeno 30 ricoverati in ospedale, diversi dei quali bambini. Secondo le prime ricostruzioni, la Russia ha sferrato un attacco aereo su larga scala contro la capitale e altre città lontane dalle linee del fronte. A Kiev i missili hanno colpito un edificio residenziale, provocando gravi danni e intrappolando persone sotto le macerie. “In questo momento a Kiev i soccorritori stanno rimuovendo le macerie di un normale edificio residenziale dopo un attacco russo. Un altro massiccio attacco contro le nostre città e comunità. Ancora uccisioni” – ha scritto su X il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Le mie condoglianze a tutte le loro famiglie e ai loro cari”.
“La Russia sceglie i missili, non la diplomazia”
Il Presidente ucraino ha sottolineato che altre persone potrebbero essere ancora sotto le macerie. Ha poi accusato Mosca di voler proseguire nella guerra ignorando ogni richiesta di cessate il fuoco:
“Questi missili e droni d’attacco russi oggi sono una chiara risposta a tutti coloro che, per settimane e mesi, hanno chiesto un cessate il fuoco e una vera diplomazia. La Russia sceglie la balistica invece del tavolo dei negoziati. Sceglie di continuare a uccidere invece di porre fine alla guerra. E questo significa che la Russia non teme ancora le conseguenze”. Zelensky ha inoltre chiesto un ulteriore giro di vite a livello internazionale: “È decisamente giunto il momento di nuove, dure sanzioni contro la Russia per tutto ciò che sta facendo. Tutte le scadenze sono già state violate, decine di opportunità diplomatiche rovinate. La Russia deve sentirsi responsabile di ogni attacco, di ogni giorno di questa guerra”.
