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Fava: “Inps solido, più giovani al lavoro. La pensione ci sarà”

sabato, 23 Agosto 2025
2 minuti di lettura

La sostenibilità del sistema previdenziale italiano “non è in discussione”. A dirlo è Gabriele Fava, Presidente dell’Inps, che al Sussidiario.net e dal palco del Meeting di Rimini ha voluto sgomberare il campo da timori e polemiche: “Lo dicono i numeri, non le opinioni: nel 2024 abbiamo registrato 400mila nuovi assicurati, raggiungendo 27 milioni di lavoratori attivi, di cui oltre 7 milioni giovani. È un record storico, che dimostra la vitalità del nostro tessuto sociale e produttivo”. Per la prima volta dopo anni, l’Istituto ha chiuso il 2024 con un saldo positivo di 15 miliardi di euro, patrimonio netto in crescita e contributi a +5,5%. “Il contesto demografico resta complesso – ha spiegato Fava – ma non è una sfida solo italiana: riguarda tutta l’Europa”.
Le proiezioni della Commissione europea indicano che la spesa pensionistica crescerà fino al 17,3% del Pil nel 2036, per poi ridursi gradualmente al 13,7% nel 2060. Una curva definita “impegnativa ma governabile, se sapremo investire in occupazione, produttività e partecipazione al lavoro”.

Un percorso europeo

Al Meeting di Rimini l’Inps ha avviato, insieme alla Fondazione per la Sussidiarietà e agli enti previdenziali di altri Paesi, un confronto destinato a tradursi in una piattaforma comune da presentare a Bruxelles. “Le grandi sfide del nostro tempo – l’allungamento della vita, il calo della natalità, il futuro delle nuove generazioni, l’impatto dell’intelligenza artificiale – non si affrontano nei confini nazionali. Serve una strategia europea. L’Italia ha scelto di guidare questo percorso, non di subirlo”. Per Fava, “la vera sfida è allargare la partecipazione al lavoro: più giovani, più donne, più permanenza attiva per chi è in buona salute oltre i sessant’anni”.
Oggi l’Inps assicura 470 prestazioni a 52 milioni di cittadini, ma “ancora troppi non le conoscono”. Da qui l’accelerazione sulla digitalizzazione: la nuova App Inps Mobile ha superato in pochi mesi 2,7 milioni di nuovi utenti, raggiungendo 6 milioni di utilizzatori abituali e 40 milioni di accessi ai servizi. È stata inoltre introdotta la videochiamata come canale sperimentale in tre regioni e dodici città.

L’era dell’Intelligenza Artificiale

“Stiamo attuando la rivoluzione tecnologica dell’IA, accelerando su digitalizzazione e automazione. Strumenti che, se ben governati, riducono le disuguaglianze; se lasciati a se stessi, rischiano di crearne di nuove”. L’Inps, sottolinea Fava, è la più grande organizzazione pubblica europea ad aver investito seriamente in questo ambito, con 38 progetti attivi, di cui 23 già operativi. Un passaggio centrale riguarda le nuove generazioni, spesso convinte che la pensione sia un miraggio: “I giovani avranno la pensione. E lo voglio dire con chiarezza: la vera sfida non è la sostenibilità in sé, ma la fiducia. Troppi ragazzi oggi vivono la previdenza come un’illusione lontana”.
Per colmare questo divario, l’Inps lavora al conto previdenziale unificato, che offrirà a ogni cittadino una visione unica e completa della propria posizione, con proiezioni affidabili sul futuro. “Non è un servizio in più, è un cambio di paradigma: significa passare da un welfare percepito come complicato e distante a un welfare trasparente, accessibile, vicino alle persone”.

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