Marah Abu Zuhri, vent’anni, palestinese, è morta all’ospedale di Cisanello, a Pisa. La giovane era stata evacuata da Gaza pochi giorni fa con un volo umanitario dell’Aeronautica militare. Era giunta in Toscana nella notte tra il 13 e il 14 agosto a bordo di un C130J, nell’ambito di una missione di evacuazione sanitaria, ma le sue condizioni erano apparse da subito critiche.Dall’aeroporto della 46ª brigata aerea era stata trasferita direttamente a Cisanello, dove i medici avevano provato a contrastare gli effetti di una grave malnutrizione. Nonostante i tentativi, il quadro clinico si è aggravato fino al decesso.
A ricordarla è stato il Presidente del Consiglio regionale toscano Antonio Mazzeo che ha scritto su Facebook: ʼʼMarah non cʼe più. Aveva vent’anni. È morta, a Pisa, in un ospedale che aveva provato a ridarle vita. Sul volo umanitario aveva ancora un filo di respiro, ma la fame l’aveva già consumataʼʼ.
Uccisa dalla fame
Mazzeo ha sottolineato come ʼʼa vent’anni si dovrebbe ridere, correre incontro ai sogni, perdersi e ritrovarsi nelle passioniʼʼ. Marah, invece, ʼʼha dovuto combattere contro l’arma più crudele: la privazione del pane, dell’acqua, del diritto alla vita. Non è morta di malattia, è stata uccisa dalla fame. Una fame scelta, inflitta, usata come strumento di guerraʼʼ. Il caso della giovane palestinese è diventato simbolo della condizione della popolazione civile nella Striscia. ʼʼCon i suoi vent’anni negati – ha concluso Mazzeo – Marah è il volto di questo crimine. Non voltiamoci dall’altra parteʼʼ.