Botta e risposta sul piano assunzioni di medici e dirigenti sanitari nel Servizio sanitario nazionale, tra il ministro della Salute, Orazio Schillaci e il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino di Silverio. Se per il ministro il Piano che prevede tra l’altro nuove assunzioni sarà presto attuato, per il leader dell’Anaao sarà prioritario rendere “più attrattivo” l’intero servizio per dare efficienza al sistema e garantire sicurezza e stipendi in linea con l’Europa, al personale sanitario.
“Ben venga il piano di assunzioni di medici e dirigenti sanitari dichiarato dal Ministro Schillaci, che però non avrebbe alcun valore se prima non si rendesse attrattiva la professione”, evidenzia Di Silverio.
Stipendi da allineare all’Europa
“Chiediamo interventi robusti e concreti per migliorare le condizioni di lavoro”, sottolinea il Segretario Nazionale Anaao Assomed,“aumentare le retribuzioni avvicinandole a quelle degli altri paesi europei; definire una vera riforma della responsabilità medica per la sicurezza di medici dirigenti sanitari e cittadini; mirare a una integrazione ospedale università reale, impedendo l’occupazione selvaggia degli ospedali da parte delle università cui assistiamo oggi”.
Modernizzare i contratti
Per arginare la fuga dei medici e specialisti servirà attuare le premesse di un accordo che sono imprescindibili al rilancio del SSN.
“Solo in questo modo”, puntualizza Di Silverio, “potremo trattenere i colleghi, sono 8 al giorno, che abbandonano il Servizio Sanitario Nazionale e avvicinarli a quelle specializzazioni che vanno deserte”. Nel contempo, per il Segretario Nazionale Anaao Assomed, “è necessario modernizzare il contratto di lavoro dei medici e dirigenti sanitari, introducendo criteri di maggiore flessibilità e che siano più confacenti alle nuove dinamiche di lavoro e alle carriere di fatto bloccate”. Per il leader dei medici del servizio pubblico c’è una apertura al dialogo che va confermata e approfondita. “Siamo convinti che nelle recenti dichiarazioni del Ministro Schillaci non ci sia affatto la volontà di trasformarci da dipendenti del Ssn a libero professionisti”.
Più concretezza e meno ideologia
Oltre le parole, tuttavia, per i medici c’è la necessità di concretizzare e attuare i piani di rilancio evitando che ci siano interventi esterni o politicizzati che possano influire sulle scelte.
“Evitiamo approcci ideologici alla sanità”, fa presente infine Pierino Di Silverio, “che servono solo a creare confusione e lavoriamo insieme per investire sui professionisti del Ssn. Soprattutto facciamo in modo che dalle parole si passi ai fatti senza interventi di ‘manine’ pronte a smontare quello che si costruisce”.