Un campo di megaliti in Bretagna, castelli da favola incastonati nelle Alpi bavaresi, paesaggi sacri e memorie dolorose: sono 32 i nuovi siti che hanno appena ottenuto lo status di Patrimonio dell’Umanità UNESCO, al termine della 47ª sessione del Comitato mondiale tenutasi nella capitale francese. Tra i luoghi più iconici spiccano i megaliti di Carnac, soprannominati il “Stonehenge francese”, e i quattro palazzi costruiti da re Ludwig II di Baviera, tra cui il celebre Neuschwanstein, fonte d’ispirazione per il castello di “La bella addormentata” della Disney. “Per i nostri castelli da fiaba, una fiaba diventa realtà,” ha dichiarato il governatore bavarese Markus Söder. In Cambogia, tre luoghi legati alle atrocità del regime dei Khmer Rossi — tra cui il Museo del genocidio Tuol Sleng — sono stati riconosciuti come simboli di memoria e monito per le generazioni future. “Che questa iscrizione serva da promemoria duraturo: la pace va sempre difesa,” ha affermato il primo ministro Hun Manet. La lista include anche paesaggi naturali mozzafiato, come le scogliere di gesso di Møns Klint in Danimarca e il canyon carsico del Parco nazionale Cavernas do Peruaçu in Brasile. Con queste nuove iscrizioni, il numero totale dei siti UNESCO sale a 1.248, distribuiti in oltre 170 paesi. L’inclusione garantisce maggiore visibilità, fondi per la conservazione e un potenziale incremento del turismo. “Il riconoscimento è una gioia, ma anche un impegno: preservare il nostro patrimonio per le generazioni future,” ha sottolineato Söder. Tra i nuovi siti figurano anche le Tombe Imperiali Xixia in Cina, testimonianza di una civiltà multiculturale lungo la Via della Seta, e il paesaggio culturale di Murujuga in Australia, che custodisce oltre due milioni di incisioni rupestri aborigene. La varietà dei luoghi premiati riflette la missione dell’UNESCO: proteggere ciò che racconta la storia dell’umanità, in tutte le sue sfumature.