Due matematici, Benjamin Green dell’Università di Oxford e Mehtaab Sawhney del MIT, hanno annunciato una scoperta che potrebbe rivoluzionare la teoria dei numeri: un nuovo metodo per contare e identificare i numeri primi, basato su tecniche avanzate di combinatoria e analisi armonica. La ricerca, pubblicata su ArXiv, rappresenta il primo progresso significativo in questo campo dagli anni ’90. Utilizzando strumenti come le somme di tipo I/II e le norme di Gowers, i due studiosi sono riusciti a dimostrare un risultato che rafforza la comprensione della distribuzione dei numeri primi, da sempre considerati i “mattoni fondamentali” dell’aritmetica. “Abbiamo unito due aree della matematica che raramente dialogano tra loro”, ha spiegato Green. “La combinatoria e la teoria dei numeri si sono rivelate complementari in modi che non avevamo previsto”. Il cuore del metodo risiede nella capacità di identificare schemi nascosti nella sequenza dei numeri interi, superando i limiti dei tradizionali algoritmi di fattorizzazione. Questo approccio potrebbe avere implicazioni anche in ambito informatico e crittografico, dove i numeri primi giocano un ruolo cruciale nella sicurezza dei dati. La comunità scientifica ha accolto la notizia con entusiasmo, sottolineando come la scoperta apra nuove strade per affrontare problemi irrisolti da secoli, come la congettura di Goldbach o la distribuzione degli zeri della funzione zeta di Riemann. Secondo Sawhney, “non si tratta solo di contare i numeri primi, ma di comprendere la loro natura profonda e il modo in cui si intrecciano con la struttura dell’universo matematico”