Si è svolto oggi a Palazzo Chigi un lungo incontro tra il Governo e i rappresentanti dei sindacati per discutere delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Il vertice, durato circa quattro ore, è stato presieduto dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accompagnata da diversi esponenti dell’esecutivo tra cui il vicepremier Antonio Tajani, i ministri del Lavoro, delle Imprese e delle Politiche europee, e i sottosegretari dell’Economia e della Presidenza del Consiglio. Per il mondo sindacale, erano presenti le principali sigle italiane come Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb e altre organizzazioni rappresentative. Alla riunione ha preso parte anche il Presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo. L’Inail è l’ente pubblico che si occupa di assicurare i lavoratori contro gli infortuni sul lavoro.
Meloni: “La sicurezza è una priorità, ma vogliamo fare di più”
Nel suo intervento, la premier ha sottolineato che la sicurezza sui luoghi di lavoro è sempre stata un punto centrale dell’azione di governo. “Abbiamo adottato tanti provvedimenti contro fenomeni gravi come lo sfruttamento e il caporalato, ma vogliamo fare molto di più”, ha dichiarato Meloni. Ha poi aggiunto che il Governo intende finanziare nuove misure da costruire insieme alle parti sociali, non solo durante questo incontro, ma anche attraverso tavoli tecnici con i ministeri competenti. Il messaggio è stato chiaro: l’intenzione è quella di passare dal dialogo alle azioni concrete, mantenendo uno spirito di ascolto e collaborazione.
Formazione e prevenzione: i primi ambiti di intervento
Uno dei temi principali affrontati è stato quello della formazione. Meloni ha spiegato che il Governo vuole agire per formare meglio sia i lavoratori che i datori di lavoro. L’idea è di usare i fondi dell’Inail per sostenere la formazione continua attraverso i cosiddetti fondi interprofessionali, strumenti che permettono alle imprese di finanziare corsi di aggiornamento professionale. Inoltre, la Premier ha sottolineato l’importanza di valorizzare le figure che si occupano della sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro, come i responsabili del servizio prevenzione e protezione.
Premi per chi investe in sicurezza e attenzione alle scuole
Meloni ha annunciato che si vuole incentivare le aziende ad adottare comportamenti virtuosi, premiandole economicamente se investono in prevenzione. A tal proposito, è stato menzionato il sistema del “bonus-malus” applicato ai premi Inail: un meccanismo che riduce i costi per le imprese più attente alla sicurezza, penalizzando invece quelle meno virtuose. Questo modello, ha spiegato la premier, dovrà essere rafforzato e potrà coinvolgere anche settori spesso trascurati, come quello agricolo. Importante anche il capitolo dedicato alle scuole: il Governo vuole estendere in modo stabile la copertura assicurativa a studenti e personale scolastico di ogni ordine e grado. In più, sono previste campagne informative e laboratori nelle scuole per insegnare ai ragazzi i principi base della sicurezza.
Capone (Ugl): “Sicurezza non è un costo, ma un investimento”

Tra i sindacalisti intervenuti, Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, ha espresso apprezzamento per l’intenzione del Governo di destinare 650 milioni di euro a misure per la sicurezza. Secondo Capone, si tratta di “un passo avanti significativo”, ma serve un cambiamento culturale. Ha proposto, tra le varie iniziative, di attivare dieci piani nazionali, a partire dalla formazione mirata nei settori più rischiosi, la sostituzione dei dispositivi di protezione non più adeguati e l’addestramento per i lavoratori in cassa integrazione. Capone ha anche suggerito la creazione di una Procura nazionale dedicata ai reati legati alla mancata sicurezza sul lavoro o, in alternativa, un coordinamento tra le procure esistenti, per evitare differenze di trattamento da un territorio all’altro.
Fumarola (Cisl): “Serve un patto per la sicurezza”

La segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, ha giudicato molto positivo il confronto con l’esecutivo, ritenendo “fondamentale la conferma della Premier sulla volontà di costruire un Patto tra Governo, sindacato e imprese”. Secondo Fumarola, questo Patto dovrebbe puntare su prevenzione, formazione e controlli, rafforzando anche la normativa sui subappalti, cioè quei contratti con cui un’azienda affida parte del lavoro a un’altra impresa. Ha ribadito la necessità di utilizzare le risorse in surplus dell’Inail per aumentare le rendite, finanziare la copertura assicurativa nelle scuole e assumere nuovi ispettori per migliorare la sorveglianza sanitaria.
Verso una strategia nazionale,

Meloni ha chiuso l’incontro sottolineando l’intenzione di costruire una vera alleanza tra istituzioni, sindacati e imprese. “Non ho alcun tipo di pregiudizio sulle proposte che arriveranno”, ha affermato, invitando tutti a lavorare nel merito delle questioni. Il Governo vuole che la sicurezza diventi una priorità nazionale condivisa, a partire dalla scuola fino ai luoghi di lavoro più complessi, mettendo al centro un approccio preventivo, formativo e partecipato.
Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, e quello della Uil, Pierpaolo Bombardieri, hanno accolto positivamente l’apertura del Governo, parlando di disponibilità al dialogo, ma hanno ribadito la necessità di passare rapidamente all’analisi dettagliata delle proposte. Tra i prossimi temi all’ordine del giorno potrebbe esserci una revisione delle regole sui subappalti.