martedì, 6 Maggio, 2025
Attualità

I 133 cardinali in ritiro a Santa Marta: la Sistina blindata in occasione del voto

Domani alle 16.30 prende il via l’elezione del 267° Pontefice

Il conto alla rovescia è ormai scattato: mancano poche ore all’apertura ufficiale del Conclave (domani ore 16.30) che eleggerà il nuovo Papa dopo la morte di Bergoglio. I 133 cardinali elettori sono giunti in massa a Roma, ospiti della residenza pontificia di ‘Casa Santa Marta’ e dell’adiacente complesso noto come ‘Santa Marta Vecchia’. Questa mattina avrà luogo l’ultima Congregazione generale, dopodiché le porte della Cappella Sistina chiuderanno il sipario sul mondo esterno e si darà avvio alle prime votazioni. Sabato, sotto la supervisione del Camerlengo e dei tre Cardinali assistenti, si è svolto il tradizionale sorteggio delle camere. Ogni porporato ha ricevuto il proprio alloggio, per garantire l’equilibrio tra privacy e confronto. Nel frattempo squadre specializzate della Gendarmeria Vaticana hanno ultimato i controlli nella Cappella Sistina: sistemi di sicurezza, barriere anti-intrusione e registratori ambientali sono stati attivati per evitare ogni possibile violazione del segreto elettorale.

Il giuramento

Ieri pomeriggio, dalle 15 alle 16, nella cornice della Cappella Paolina, si è svolto il giuramento degli officiali e degli addetti al Conclave. Infermieri, medici, cuochi, addetti ai trasporti e membri della Prefettura della Casa Pontificia (tutti laici ed ecclesiastici) si sono presentati davanti al Vangelo per promettere “il silenzio assoluto in perpetuo” e “l’astensione dall’uso di qualsiasi strumento di registrazione”. Chi infrangerà il voto verrà colpito dalla scomunica latae sententiae, prevista dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis per preservare intatta la sacralità del segreto.

Intanto dopo le due sessioni di ieri, oggi si svolgerà la decima e ultima Congregazione generale. Nel corso degli interventi di ieri (ben 26 solo nella mattinata) si è tornato a riflettere sui grandi temi che attendono il prossimo Pontefice: dal ruolo del diritto canonico al senso del primato petrino, dall’urgenza di accompagnare migliaia di fedeli verso una fede vissuta e non solo teorizzata, fino al rilancio della missione caritativa diocesana. Ne è emerso un ritratto chiaro del profilo auspicato per il futuro Papa: un pastore “vicino alla gente” capace di tessere ponti tra le culture, aprire dialoghi e rinnovare il senso di comunità in un mondo segnato da divisioni geopolitiche e spirituali.

Nel cuore della sicurezza

Per garantire lo svolgimento del rito elettorale e le successive celebrazioni, più di 4.000 operatori, tra Forze dell’ordine italiane, Gendarmeria Vaticana e personale di sicurezza privata, saranno dispiegati senza soluzione di continuità nell’area intorno a San Pietro. Un ‘modello modulare’ consentirà di adattare rapidamente i presidi a eventuali assegnazioni impreviste di varchi o deviazioni del percorso dei pellegrini. Sono stati predisposti checkpoint di prefiltraggio in via della Conciliazione, controlli a tappeto su piazza San Pietro e varchi mobili lungo le principali vie di accesso al Vaticano, mentre fino a 1.000 volontari gestiranno i flussi in arrivo per assistere i fedeli, soprattutto anziani e famiglie con bambini.

Il momento storico coincide con l’anno giubilare, rendendo ancora più complessa l’organizzazione generale degli eventi pubblici. Il Questore di Roma ha convocato domenica un tavolo tecnico in via San Vitale per definire “un piano di sicurezza on going”, in grado di armonizzare la straordinarietà di un Conclave con la normalità dei pellegrinaggi in programma nelle basiliche giubilari, da Santa Maria Maggiore fino a San Paolo fuori le Mura. A partire da domani, l’area di piazza del Sant’Uffizio, via Conciliazione e via di Porta Angelica verrà circoscritta per regolare i flussi, mentre permarranno i tradizionali percorsi di accesso alla Porta Santa e i controlli alle grate del colonnato.

L’appello delle nuove generazioni

Ieri, a due giorni dalla fumata bianca, non è mancato un forte richiamo da parte dei giovani cattolici di tutto il mondo. In una lettera aperta indirizzata ai cardinali elettori, promossa dall’associazione belga Kamino, dal ‘DJ Padre’ portoghese Guilherme e dalla ‘suora di TikTok’ spagnola suor XiskyaValladares, si invitano i porporati a scegliere un Pontefice che sappia “continuare il cammino di Papa Francesco”: abbattere muri, parlare di abusi e povertà, mettere la creazione sotto tutela e dare voce agli ultimi. “Una Chiesa pellegrina non può prescindere da laici, donne e giovani”, recita il testo, che ha già raccolto migliaia di firme online.

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