Il governo del Pakistan ha dichiarato di avere informazioni attendibili secondo cui l’India starebbe pianificando un attacco militare imminente. Secondo il ministro dell’Informazione pachistano Attaullah Tarar, l’operazione potrebbe essere lanciata entro le prossime 24-36 ore, con Nuova Delhi che userebbe come pretesto l’attentato terroristico avvenuto il 22 aprile a Pahalgam, nel Kashmir indiano, in cui hanno perso la vita 26 turisti. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha concesso “libertà operativa” alle forze armate per rispondere all’attacco, attribuito a gruppi militanti con presunti legami con il Pakistan. Islamabad ha negato ogni coinvolgimento e ha chiesto l’intervento delle Nazioni Unite, esortando il segretario generale António Guterres a consigliare all’India di mostrare moderazione. Le tensioni tra i due paesi, entrambi dotati di armi nucleari, sono in aumento. Negli ultimi giorni, le forze armate indiane e pachistane si sono scambiate colpi lungo la Linea di Controllo (LoC), il confine de facto tra le due nazioni. Inoltre, l’India ha sospeso unilateralmente un trattato sulla condivisione delle acque del fiume Indo, in vigore da oltre 60 anni, aggravando ulteriormente la crisi diplomatica. Il Pakistan ha avvertito che qualsiasi aggressione incontrerà una risposta decisa e ha ribadito la sua posizione di non voler essere il primo a colpire, ma di essere pronto a difendersi. La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evolversi della situazione, temendo un’escalation che potrebbe destabilizzare l’intera regione. Mentre le tensioni continuano a crescere, resta da vedere se la diplomazia riuscirà a evitare un conflitto aperto tra le due potenze rivali.