Il cordoglio per la morte di Papa Francesco arriva da tutte le grandi Associazioni di categoria che esprimono il dolore di milioni di cittadini e di piccoli imprenditori nel campo del commercio, dell’agricoltura, del mondo delle cooperative. Da ogni comunicatore dichiarazione dei leader traspare un forte sentimento di affetto e amicizia verso il Pontefice. Ogni Associazione ricorda gli incontri istituzionali e i momenti lieti di un Papato che ha saputo valorizzare il lavoro, conquistare l’attenzione e i cuori.
Sangalli (Confcommercio): rimarrà nella memoria di tutti noi
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha commentato la notizia della morte di Papa Francesco: “Con commozione e dolore – ha detto – partecipiamo al lutto della Chiesa per la scomparsa di Papa Francesco. Rimarrà nella memoria e nella coscienza di tutti noi il Suo ultimo appello per la pace nella Pasqua dell’anno giubilare. Rimarrà nella memoria e nella coscienza di tutti noi il Suo appello costante al prenderci cura, tutti insieme, della casa comune, riconoscendo, con la ‘Laudato Si’”, che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale”. Il presidente di Confcommercio ha concluso sottolineando che “il Suo magistero ed il Suo impegno per una Chiesa che sappia essere ‘sintesi incarnata del Vangelo’, rispondendo così alle contraddizioni ed ai conflitti, alle inquietudini e alle paure del tempo della ‘guerra mondiale a pezzi’, ci accompagneranno”.
De Luise (Confesercenti): perdita che colpisce l’intera umanità
“Apprendiamo con sgomento e profondo dolore della scomparsa del Santo Padre, Papa Francesco. Una perdita che colpisce l’intera umanità e che avviene in un momento di grande fragilità e incertezza per il mondo intero”. Così la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise. “Papa Francesco è stato un punto di riferimento spirituale e morale, capace di parlare a credenti e non credenti con parole di verità, di pace e di giustizia. La sua voce, sempre attenta ai più deboli e ai dimenticati, ha rappresentato una guida preziosa anche per il mondo dell’economia, delle imprese e del lavoro, spronandoci a non perdere mai di vista l’umanità dietro ogni scelta”. “Serbiamo con commozione e gratitudine il ricordo dell’incontro che il Santo Padre ha voluto concedere alla nostra Giunta a Santa Marta: un momento che rimarrà scolpito nella nostra memoria e che oggi sentiamo ancora più prezioso”.
CNA: ci regalò un elogio affettuoso per il nostro lavoro
Con la scomparsa di Papa Francesco il mondo perde un riferimento religioso, morale e anche politico creando un vuoto in ogni individuo. Mancheranno la sua umanità e la vicinanza ai più deboli e ai più fragili che hanno contrassegnato il suo pontificato.
Solo pochi mesi fa l’incontro carico di emozioni con il Santo Padre “Vorrei elogiare il vostro lavoro anche perché abbellisce il mondo”, le parole con cui Papa Francesco accolse una folta delegazione della CNA lo scorso novembre. Un attestato nei confronti del mondo dell’artigianato. In un tempo dominato da guerre e da violenze, che sembrano farci perdere la fiducia nelle capacità dell’essere umano, lo sguardo alle vostre attività ci consola e ci dà speranza. Abbellire il mondo è costruire pace”, sottolineò il Pontefice, aggiungendo: “L’Enciclica Fratelli tutti ha definito i costruttori di pace come artigiani capaci di avviare processi di ripresa e di incontro con ingegno e audacia. Lo stesso ingegno e la stessa audacia che voi usate per realizzare le tante opere destinate ad arricchire il mondo“. Secondo papa Bergoglio, “Dio chiama tutti gli uomini e le donne a lavorare in modo artigianale al suo grande progetto di pace. Per questo Egli distribuisce in abbondanza i suoi talenti, perché siano messi al servizio della vita e non sotterrati nella sterilità della morte e della distruzione, come fanno le guerre, fomentate dal nemico di Dio”.
Con parole semplici ma con un significato profondo, Papa Francesco espresse la sua vicinanza all’artigianato, a lui molto caro perché “esprime bene il valore del lavoro umano”. “Quando creiamo con le nostre mani, nello stesso tempo attiviamo la testa e i piedi – osservò – il fare è sempre frutto di un pensiero e di un movimento verso gli altri”. Inoltre, “l’artigianato è un elogio alla creatività; infatti, l’artigiano deve saper scorgere nella materia inerte una forma particolare che altri non sanno riconoscere”. E questo “vi rende collaboratori dell’opera creatrice di Dio. Abbiamo bisogno del vostro talento per ridare senso all’attività umana e per metterla al servizio di progetti di promozione del bene comune”.
Prandini (Coldiretti): le Encicliche come valore degli agricoltori
“Esprimiamo il più profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco il cui esempio e le cui parole hanno rappresentato in questi anni una guida per la costruzione di un mondo più giusto, levando alta la sua voce sulla necessità di tutelare la centralità del lavoro degli agricoltori e il diritto all’accesso a un cibo sano e sostenibile, combattendo povertà e diseguaglianze”. E’ quanto affermano il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo nel manifestare il dolore dell’intera organizzazione per la morte del Pontefice. “Le encicliche di Papa Francesco, da “Laudato si” a “Fratelli tutti” – afferma Prandini –, hanno rappresentato un’ispirazione per la costruzione di politiche di salvaguardia dell’agricoltura familiare, di rispetto della terra e di promozione di modelli di welfare rurale”.
“Papa Francesco – aggiunge Gesmundo – ci ha fatto capire l’importanza di non lasciare indietro nessuno, senza dubbio un messaggio centrale per la vita della nostra organizzazione e degli agricoltori italiani. Ma soprattutto un messaggero di pace in un periodo di grandi conflitti – conclude –. Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la terra è stato il suo ultimo ‘grido politico’ e il suo più grande insegnamento e testamento che oggi più che mai ci auguriamo per il bene di tutti. Perdiamo una figura di grande spessore etico, morale, politico e sociale”.
Gardini (Confcooperative): si è spenta una voce unica per la pace e contro le disuguaglianze
“Il magistero di Papa Francesco rimarrà per sempre scolpito nei nostri cuori”, cosi Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative commenta la morte di Papa Francesco, “Per le due udienze nelle quali ha ricevuto 15.000 nostri cooperatori. Per la sua vicinanza alla cooperazione. Per le parole che ci ha consegnato e sui abbiamo costruito il nostro impegno nella quotidiana azione a favore del bene comune. Con lui si spegne l’unica voce costruttrice di pace. Difensore, tra gli altri, dei poveri. È stata continua la sua denuncia a favore delle persone più fragili e del dilagare delle diseguaglianze. La nostra speranza ora è che questa azione evangelica possa proseguire nel prossimo pontificato. Oggi la comunità di Confcooperative prega per Papa Francesco, come lui ci ha sempre chiesto”.
Confagricoltura: ha chiesto rispetto dell’ambiente e dell’agricoltura
“Confagricoltura esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco Bergoglio. Tutta la Confederazione, a partire dal presidente, dalla giunta e dal direttore generale, di concerto con le rappresentanze dell’intero territorio, si uniscono con commozione al dolore della Chiesa e dei fedeli di tutto il mondo per la perdita di un pontefice che ha saputo coniugare spiritualità, coraggio e profonda attenzione per le sfide del nostro tempo. Impossibile dimenticare l’Enciclica “Laudato Si’”, con la quale il Santo Padre ha richiamato con forza l’importanza di un’agricoltura sostenibile e del rispetto per la terra, sottolineando il valore del cibo come bene primario e diritto universale. Le sue parole sulla necessità di garantire la sicurezza alimentare per tutti, nel rispetto dell’ambiente e della dignità del lavoro agricolo, resteranno per noi guida e ispirazione.
Inscalfibile anche il ricordo dell’incontro tra la nostra Onlus – Senior L’Età della Saggezza, nel 2022, per il progetto “Il Cortile dei Bambini”, e la partecipazione della Confagricoltura all’iniziativa “Together – Raduno del Popolo di Dio”, in Piazza San Pietro, a pochi giorni dall’apertura della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, nell’ottobre del 2023. L’invito di Sua Santità alla consapevolezza e cura della biodiversità, a vantaggio dei più piccoli e dell’intera comunità, continuerà a motivarci nel nostro lavoro quotidiano”.