lunedì, 21 Aprile, 2025
Attualità

Il Papa: “Nessuna pace senza disarmo”

Nel messaggio Urbi et Orbi, Francesco lancia un forte appello alla comunità internazionale: “Non cediamo alla logica della paura”

Così come preventivabile visti i ‘blitz’ degli ultimi giorni, ieri il Papa ha impartito la tradizionale benedizione Urbi et Orbi nel giorno della Pasqua di Risurrezione affacciandosi dalla loggia delle benedizioni. L’occasione ‘ghiotta’ per Francesco di lanciare un messaggio potente e universale al mondo: “Non c’è pace senza disarmo. L’umanità sia il principio cardine. Non cediamo alla logica della paura”. Chiaro, ovviamente, il suo riferimento all’attualità di oggi fatta di conflitti, crisi umanitarie e tensioni politiche. Un appello, quello del Pontefice, rivolto più che ai fedeli alla classe dirigente internazionale, affinché si abbandoni ogni strategia fondata sulla minaccia e si abbracci invece la cultura della pace e della cooperazione.

L’omelia

Il messaggio pasquale di Bergoglio, letto in Piazza San Pietro dal Cardinale Angelo Comastri, ha offerto una riflessione teologica profonda e vibrante: il Vangelo della risurrezione racconta una corsa, quella di Maria di Magdala, di Pietro, di Giovanni, e invita ogni cristiano a mettersi in movimento per cercare Cristo non tra i morti, ma nel vivo della vita, nel volto degli altri, nelle pieghe del quotidiano. “Cercarlo ovunque, tranne che in quel sepolcro”, ha detto il Vescovo di Roma, facendo presente che il Risorto non può essere rinchiuso in un ricordo o una statua. È vivo, presente, vicino, anche oggi: nella sofferenza, nei piccoli gesti d’amore, nel cammino faticoso dell’umanità. È proprio questo, ha ribadito Sua Santità, il cuore della fede pasquale: non un riparo statico, ma una spinta a correre, uscire, cercare, credere. E in questa dinamica spirituale si inserisce il Giubileo della Speranza, ormai alle porte, che, come ha ricordato, i chiama a rinnovare la fiducia, a contaminare il mondo con la luce della risurrezione, lasciando alle spalle le illusioni e le tristezze, per camminare con passo svelto verso Cristo.

Appello alla comunità internazionale

Il Papa ha rivolto lo sguardo all’umanità intera, colpita da troppe guerre e ferite aperte. Con voce ferma ha chiesto che “si liberino i prigionieri di guerra e politici”, ricordando come la privazione della libertà personale, usata come strumento di vendetta o oppressione, sia una delle più crudeli violazioni della dignità umana. Ha definito “crudeli” i raid su scuole e ospedali, citando implicitamente i molti scenari di conflitto attivi nel mondo, senza nominarli direttamente ma lasciando che il dolore di queste immagini parlasse da sé.
E ha rilanciato un appello accorato a chi guida le nazioni: “Non cedete alla logica della paura”, invocando un disarmo progressivo e una diplomazia basata sulla fiducia, sull’incontro e sulla tutela della vita umana, piuttosto che sulla potenza bellica.

Il bagno di folla

Dopo la benedizione, il momento più atteso e simbolico: Francesco a bordo della jeep bianca si è mosso tra le transenne, salutando le migliaia di fedeli accorsi da tutto il mondo per vedere il Pontefice nel giorno più importante dell’anno liturgico. L’accoglienza è stata calorosa, con applausi, canti e striscioni: “Francesco, resta con noi”, hanno gridato molti. Il Papa ha sorriso, benedetto, accarezzato bambini, stringendo mani e regalando parole e gesti di tenerezza. Un ritorno tra la gente dopo mesi di apparizioni pubbliche più contenute, che ha emozionato e rincuorato i presenti.

Incontro con il Vicepresidente Vance

tratta da pag. ufficiale: www.vaticannews.vaPrima di affacciarsi alla loggia, Francesco ha incontrato privatamente il Vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, all’interno di Santa Marta. L’incontro, durato alcuni minuti, è stato confermato dalla Sala Stampa Vaticana, che ha parlato di un “cordiale scambio di auguri nel giorno di Pasqua”. Vance si trovava a Roma da alcuni giorni e ha partecipato successivamente alla Messa nella Basilica di San Paolo fuori le mura, suggellando così la dimensione interreligiosa e diplomatica di questa Pasqua 2025.
Sui social, il Vicepresidente americano ha postato una foto con il Premier italiano Giorgia Meloni, definendo l’Italia “un Paese meraviglioso e un grande alleato degli Stati Uniti”.

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