Gli astronauti russi Aleksey Ovchinin e Ivan Wagner sono tornati sulla Terra insieme all’americano Donald Pettit dopo una missione scientifica di sette mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La navicella spaziale russa Soyuz MS-26, che trasportava l’equipaggio, è atterrata con successo a sud-est di Dzhezkazgan, in Kazakistan, alle 6:20 ora locale di domenica. Curiosamente, il rientro è coinciso con il 70° compleanno dell’astronauta statunitense Donald Pettit. Dopo l’atterraggio, l’equipaggio è stato trasferito a Karaganda per le operazioni di recupero. La missione era iniziata l’11 settembre 2024, quando il trio era arrivato sulla ISS. Durante i 220 giorni trascorsi nello spazio, hanno orbitato attorno alla Terra 3.520 volte, percorrendo un totale di 150,15 milioni di chilometri. Pettit si è dedicato a progetti innovativi come la stampa 3D in metallo in microgravità e lo sviluppo di tecnologie per la purificazione dell’acqua. Ha inoltre condotto ricerche sulla crescita delle piante e sul comportamento del fuoco nello spazio. Questo è stato il suo quarto volo spaziale, portando il suo totale a 590 giorni in orbita. Ovchinin ha accumulato 595 giorni in quattro missioni, mentre Wagner ha raggiunto un totale di 416 giorni in due voli. L’esplorazione spaziale continua a rappresentare una rara area di collaborazione tra USA e Russia, nonostante le tensioni geopolitiche legate al conflitto in Ucraina. Recentemente, la Soyuz MS-27 ha portato un altro equipaggio misto russo-americano sulla ISS, composto dall’astronauta della NASA Jonathan Kim e dai cosmonauti russi Sergei Ryzhikov e Alexei Zubritsky, per condurre esperimenti scientifici. I membri dell’equipaggio formati e certificati da Roscosmos sono generalmente chiamati cosmonauti, mentre il termine astronauta è utilizzato per indicare coloro che rappresentano la NASA o altre agenzie spaziali come l’ESA.