A Pasquetta, il tradizionale picnic all’aperto resta un appuntamento irrinunciabile per molti italiani, ma quest’anno solo 1 su 5 ha deciso di trascorrerlo fuori casa, complice anche l’incognita meteo che minaccia di rimescolare i piani dell’ultimo momento. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, il 21% ha programmato un pranzo al sacco immerso nella natura, mentre la stragrande maggioranza ha preferito restare tra le mura domestiche per la domenica di Pasqua, segnando un trend in forte crescita. La spesa complessiva per imbandire le tavole pasquali ha toccato quota 2,1 miliardi di euro, un record che non si vedeva da dieci anni. Otto italiani su dieci hanno scelto la casa propria o quella di amici e parenti per celebrare, con una media di sei invitati per tavolata. Solo l’11% ha deciso di festeggiare nei ristoranti o negli agriturismi, questi ultimi sempre più apprezzati per l’offerta gastronomica legata alla tradizione contadina e per le esperienze “slow” come l’enoturismo e il birraturismo.
In cucina, ci si è dati da fare: 1,9 ore ai fornelli per preparare piatti legati alla tradizione. Le uova restano le protagoniste indiscusse del menù, con un consumo pasquale stimato di 300 milioni di pezzi. Seguono la carne di agnello, presente nel 44% delle case, e i dolci tipici, con la colomba che batte l’uovo di cioccolato. Cresce però anche l’interesse per i dolci fatti in casa, riscoprendo ricette regionali tramandate da generazioni.
Menu perfetto
Gli avanzi del pranzo di Pasqua si sono trasformati nel menu perfetto per Pasquetta, portati nei cestini da picnic da chi ha deciso di approfittare del lunedì festivo per una gita fuori porta. Ma il meteo incerto ha costretto molti a valutare alternative più flessibili. A rispondere a questa esigenza sono le quasi 26mila aziende agrituristiche italiane, molte delle quali si sono organizzate per offrire formule su misura: non solo pranzi completi e alloggi, ma anche colazioni al sacco, spazi attrezzati per picnic, aree camper e roulotte. Una proposta che intercetta il desiderio crescente di indipendenza e autenticità, con la possibilità di acquistare prodotti locali a chilometro zero attraverso le reti di Campagna Amica.
La Pasqua 2025, dunque, conferma la voglia degli italiani di ritrovare la convivialità della tradizione, senza rinunciare a momenti all’aria aperta, anche se con un occhio sempre rivolto al cielo.