Questa mattina il Papa ha incontrato i vertici e il personale sanitario che lo hanno assistito durante il suo recente ricovero presso il Policlinico Universitario ‘Agostino Gemelli’ di Roma. Poco prima delle 11, nelle sale adiacenti l’Aula Paolo VI, il Pontefice ha accolto circa 70 persone tra medici, infermieri, dirigenti e collaboratori della Fondazione Policlinico Gemelli, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano. Un momento intimo e sincero, voluto dal Santo Padre per ringraziare chi, con competenza e dedizione, si è preso cura di lui nei giorni delicati della degenza. L’incontro è stato reso noto dalla Santa Sede, che ha diffuso i dettagli di un colloquio segnato da parole semplici ma dense di significato.
A introdurre l’incontro è stato Daniele Franco, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Gemelli, che ha rivolto al Papa un saluto caloroso, accompagnato dagli auguri pasquali e dai migliori auspici per la sua salute. Quindi, Francesco ha preso la parola per esprimere il proprio ringraziamento: “Grazie per il servizio in ospedale, molto buono, continuate così”.
Saluti e ringraziamenti
Papa Francesco ha voluto sottolineare l’importanza della dedizione e della cura nel servizio sanitario, ringraziando ognuno dei presenti per l’impegno dimostrato non solo nei suoi confronti, ma verso tutti i pazienti. “Assicuro la mia preghiera per ciascuno di voi – ha detto – e vi chiedo di pregare anche per me”. Un invito che ha assunto il valore di uno scambio spirituale profondo, in linea con la visione francescana del prendersi cura reciproco. A rendere ancora più significativo l’incontro, è stato il gesto del Papa di salutare e ringraziare personalmente tutti i presenti, uno per uno. Ha cominciato dalla Professoressa Elena Beccalli, Rettrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, per poi rivolgersi a ciascun membro del personale sanitario. Un gesto che, in soli 20 minuti, ha trasformato una semplice udienza in un momento di profonda vicinanza umana.