Il presidente di centro-destra, Daniel Noboa, ha trionfato nel ballottaggio in Ecuador, garantendosi un mandato di quattro anni. Salito al potere nel novembre 2023 dopo elezioni anticipate, la sua amministrazione si è finora concentrata su un’azione militare decisa contro le bande criminali, in un Paese che è diventato uno dei più pericolosi dell’America Latina. La sua rivale di sinistra, Luisa González, ha denunciato presunte irregolarità elettorali, ma senza fornire prove concrete. Con il 56% delle preferenze, Noboa ha superato González di oltre dieci punti percentuali, smentendo i sondaggi pre-elettorali che prevedevano un duello più equilibrato. Il nuovo presidente intende intensificare la sua “guerra” contro il crimine organizzato, puntando su misure come la militarizzazione delle strade e la costruzione di nuove carceri di massima sicurezza. In un’intervista alla BBC, Noboa ha annunciato l’intenzione di collaborare con eserciti stranieri nella lotta al narcotraffico e di riammettere basi militari internazionali, vietate durante la presidenza di Rafael Correa. Nonostante un lieve calo degli omicidi, il livello di violenza rimane preoccupante: a gennaio sono state registrate oltre 780 vittime, uno dei mesi più sanguinosi nella storia del Paese. Nel corso del 2023, il presidente ha visto una flessione nella sua popolarità a causa di una siccità che ha causato blackout diffusi. Per affrontare questa problematica, Noboa ha proposto di investire nelle energie rinnovabili, riducendo la dipendenza dalle centrali idroelettriche. A livello internazionale, il presidente intende rafforzare i rapporti con gli USA e ha introdotto dazi del 27% sulle importazioni messicane. Ha inoltre revocato l’amnistia per i migranti venezuelani irregolari. La sua campagna, rivolta in particolare ai giovani, si è distinta per l’uso di video sui social media, promesse di creazione di posti di lavoro e un impegno deciso contro la corruzione.
