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Il grido interiore. Munch a Roma

In occasione dell'80° anniversario della morte del pittore norvegese, Arthemisia in collaborazione con il Museo MUNCH, hanno inaugurato a Palazzo Bonaparte una grande mostra monografica dedicata a uno degli artisti più amati e popolari del secolo scorso
venerdì, 14 Febbraio 2025
1 minuto di lettura

A distanza di oltre 20 anni dall’ultima mostra, torna a Roma Edvard Munch (Norvegia, 1863 -1944) con una monografica di 100 opere provenienti dal Munch Museum di Oslo, esposte, da febbraio a giugno, a Palazzo Bonaparte. Si tratta della più vasta mostra mai realizzata prima sul suo percorso umano e artistico, curata da una grande studiosa dell’artista, Patricia G. Berman. Tra le opere esposte, che vanno dal 1880 fino alla sua morte nel 1944, anche una delle versioni litografiche custodite a Oslo de L’Urlo (1895), La morte di Marat (1907), Notte stellata (1922–19249), Le ragazze sul ponte (1927), Malinconia (1900–1901) e Danza sulla spiaggia (1904).

Pannelli informativi spiegano il contesto della vita di Munch e il suo processo creativo. Le opere sono disposte in modo da guidare il visitatore attraverso le diverse fasi della sua carriera, evidenziando i temi ricorrenti della solitudine, dell’amore e della morte. La selezione delle opere più iconiche dell’artista norvegese, che continuano a colpire per l’intensità e il significato universale, rendono questa personale un’esperienza imperdibile per chi ama l’arte e la profondità emotiva che essa può trasmettere. Tutto concorre a rendere l’atmosfera coinvolgente, a cominciare dall’illuminazione studiata per mettere in risalto i colori e le emozioni delle tele. Anche le opere meno conosciute sorprendono e arricchiscono l’esperienza.

Munch viene, dunque, celebrato con una grande retrospettiva, patrocinata dalla Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, in collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo e rappresenta un viaggio emozionante nell’anima di un artista che ha saputo esprimere le complessità dell’esperienza umana, esplorando le questioni di perenne significato esistenziale e sfidando le espressioni dell’arte.

Cristina Calzecchi Onesti

Giornalista ed esperta di comunicazione aziendale. Dopo esperienze in tutta la comunicazione, dagli uffici stampa alle Relazioni esterne, ai Rapporti istituzionali, per quasi dieci è stata assistente parlamentare, portavoce e spin doctor alla Camera e al Senato. Da sempre si occupa di politica, sociale, diritti civili e ambiente.

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