Ieri il Papa, nel corso del consueto Angelus domenicale, è tornato sui tanti conflitti che devastano il mondo, ribadendo il suo “no alla guerra, che distrugge, distrugge tutto, distrugge la vita e induce a disprezzarla. E non dimentichiamo che sempre la guerra è una sconfitta”. Dunque, un nuovo accorato appello quello del Santo Padre che è tornato, per l’ennesima volta, a invocare la pace contro i conflitti che insanguinano il mondo, chiedendo ai leader mondiali, in particolare a quelli di fede cristiana, che si impegnino nei negoziati per porre fine alle battaglie in corso. La sua preghiera si è levata per le popolazioni martoriate di Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e Nord Kiwu.
Giornata per la vita
L’Angelus di ieri ha coinciso con la celebrazione della ‘Giornata per la vita’ in Italia, un tema centrale per Bergoglio, che ha voluto incoraggiare le giovani coppie a non temere la genitorialità: “Non abbiate timore di mettere al mondo dei figli”. Un messaggio che si inserisce nella sua visione di una società che valorizza la vita in ogni sua fase, un tema che verrà approfondito anche nel Summit internazionale sui diritti dei bambini, ‘Amiamoli e proteggiamoli’. Francesco ha espresso la sua gioia nell’aver promosso questo incontro e ha invitato tutti a unirsi in preghiera per la sua buona riuscita. Durante la riflessione evangelica, il Pontefice ha commentato il brano del Vangelo di Luca, soffermandosi sulla presentazione di Gesù al Tempio da parte di Maria e Giuseppe. Ha sottolineato la straordinarietà della profezia di Simeone e Anna, due anziani che riconoscono in Gesù il compimento delle promesse divine: “Gesù è la salvezza, Gesù è la luce e Gesù è il segno di contraddizione”, ha spiegato, esortando i fedeli a chiedersi quale sia la loro vera speranza e se desiderino davvero incontrare il volto del Signore.
Ha poi spiegato che Cristo è la luce del mondo, capace di dissipare le tenebre del male e della sofferenza. Infine, ha evidenziato come Gesù sia segno di contraddizione, svelando i pensieri più profondi dei cuori umani e ponendo l’amore come criterio di discernimento tra vita e morte spirituale. Il messaggio del Papa ha spinto i fedeli a riflettere su ciò che realmente attendono nella vita: “Aspettiamo la manifestazione del disegno di salvezza per l’umanità?”, ha chiesto, invitando tutti a rivolgersi con fiducia a Maria per essere guidati nel cammino della fede.
Il dono della vita
Nell’ambito del messaggio per la ‘Giornata per la vita’, il Vescovo di Roma ha rivolto un pensiero speciale al ‘Movimento per la vita italiano’, che celebra il suo cinquantesimo anniversario: “Mi unisco ai Vescovi italiani nell’esprimere riconoscenza alle tante famiglie che accolgono volentieri il dono della vita”. Concludendo il suo Angelus, Francesco ha salutato i fedeli presenti in piazza San Pietro, provenienti da diverse parti del mondo. Ha menzionato gruppi di pellegrini dalla Spagna, dalla Francia, dalla Polonia, dalla Croazia, dalla Bulgaria e dall’India, oltre a numerosi fedeli italiani. Ha poi rivolto un saluto particolare ai ragazzi dell’Immacolata, ai membri del Serra Club International e agli Scout di Nola. Prima di congedarsi, ha chiesto a tutti di pregare per lui e ha augurato una buona domenica con il consueto invito: “Buon pranzo e arrivederci”.