La Russia ha lanciato 42 missili e 123 droni contro l’Ucraina durante la notte tra venerdì e sabato, in un bombardamento che ha danneggiato edifici e causato la morte di almeno 11 persone. Lo ha reso noto l’aeronautica militare ucraina. Il più grave è stato l’attacco missilistico che ha colpito il centro della città di Odessa, nel sud dell’Ucraina, ferendo almeno sette persone e danneggiando alcuni edifici storici risalenti al XIX secolo. La città sul Mar Nero è regolarmente bersaglio delle truppe di Mosca, spesso nella sua area portuale. “Al momento si sa che sette persone sono rimaste ferite nell’attacco al centro storico di Odessa”, ha scritto il governatore regionale Oleg Kiper sui social aggiungendo che tra di loro ci sono anche due donne e un bambino. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato quello che ha definito un “attacco assolutamente deliberato da parte di terroristi russi”, affermando che è stata una fortuna che non ci siano stati morti. Condanna a cui si è unita l’Unesco ricordando che il centro storico di Odessa è patrimonio dell’umanità, e che i due edifici danneggiati sono posti sotto la protezione dell’organizzazione Onu. Un team Unesco verrà inviato nella città ucraina mentre è già in corso la valutazione dei danni e degli interventi urgenti.
Solidarietà a Odessa da bilaterale Italia-Ucraina
“L’Italia è impegnata in un programma che mira proprio a ricostruire ciò che la Russia continua a distruggere deliberatamente senza alcun rispetto per le vite dei cittadini di Odessa e per la storia. Risale a tre mesi fa la visita che il Gruppo di collaborazione bilaterale fece a Odessa per verificare la situazione nella città e programmare nuovi interventi”. Così Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, , ha espresso “attraverso l’ambasciatore d’Italia in Ucraina, Carlo Formosa, la solidarietà dei parlamentari che fanno parte del Gruppo di collaborazione bilaterale Italia-Ucraina” che egli stesso presiede. “Lo storico hotel Bristol, un capolavoro di fine Ottocento tra gli edifici simbolo della città, dove alloggiò la delegazione della Camera dei deputati, è stato colpito: alcuni ospiti sono rimasti feriti ed è pressoché distrutto. È l’ennesimo sfregio a una città e a una nazione che da oltre tre anni subisce la barbarie di un attacco che non trova alcun legame con i principi di umanità e di rispetto del diritto internazionale”, conclude Mulé.
Trump: “discussioni serie”, progressi in 100 giorni
L’amministrazione Usa ha già avuto discussioni “molto serie” con la Russia sulla guerra in Ucraina e Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin potrebbero presto intraprendere azioni “significative” per porre fine al conflitto. Lo ha dichiarato lo stesso Trump in un incontro con i giornalisti alla Casa Bianca. “Parleremo e credo che forse faremo qualcosa di significativo: vogliamo porre fine a questa guerra. Questa guerra non sarebbe iniziata se io fossi stato presidente”, ha ripetuto ancora.
Anche Keith Kellogg, inviato speciale di Trump per l’Ucraina, ha detto in un’intervista a Fox News che prevede di fare progressi nel prossimo futuro. “Penso che abbiamo un piano valido e solido per andare avanti, per iniziare a parlare e a lavorare su questo. Vorrei dire che si tratta di mesi, non di anni. Vorrei credere che possiamo ottenere qualcosa nel breve termine… entro 100 giorni vorrei determinare a che punto siamo: tregua o pace duratura”, ha dichiarato, aggiungendo che porre fine alla guerra in Ucraina è “nell’interesse del mondo intero, compresi gli Stati Uniti”.
Nuova avanzata Russa
Ieri l’esercito russo ha reso noto di aver conquistato la città di Krymské situata nella periferia nord-orientale di Toretsk, epicentro dei combattimenti nella regione orientale di Donetsk, dove le truppe di Kiev sono in grande difficoltà. Mentre a febbraio l’invasione russa entrerà nel suo quarto anno, l’esercito russo avanza anche nella regione di Kharkiv (nord-est) e si avvicina all’importante città di Kupiansk.