giovedì, 27 Febbraio, 2025
Esteri

Ostaggi. Libere le quattro soldatesse israeliane. Salta il rilascio di una quinta donna. Tel Aviv ne chiede la consegna immediata

Netanyahu scrive alle famiglie: continueremo a lavorare per riportare a casa tutti i nostri rapiti, sia i vivi che i morti

È stata la Croce Rossa ad informare l’Idf che le condizioni delle quattro ragazze ostaggio di Hamas e liberate sono buone. Mentre, una quinta soldatessa Arbel Yehud, che doveva essere liberata è ancora nelle mani del gruppo terroristico. Sarà liberata il 1 febbraio come parte del terzo scambio di persone. “Daniela Gilboa, Liri Elbag, Naama Levy e Karina Ariev, bentornate a casa” ha scritto il premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo la liberazione delle quattro soldatesse. “Insieme a tutto il popolo di Israele, mia moglie ed io vi abbracciamo con tutto il cuore. Continueremo a lavorare per riportare a casa tutti i nostri rapiti, sia i vivi che i morti”.

Liberati i reclusi palestinesi

Sul fronte opposto c’è stato il previsto rilascio di 200 palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane in cambio delle quattro soldatesse israeliane. Per la scarcerazione dei detenuti a migliaia nella città cisgiordana di Ramallah hanno festeggiato l’arrivo degli autobus che trasportavano i 70 prigionieri rilasciati nell’ambito del cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Israele ha confermato di aver rilasciato un totale di 200 prigionieri.

Soldatesse, a casa dopo 477 giorni di prigionia

Le giovani soldatesse dell’esercito di Tel Aviv: Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag, sono state ieri sera sottoposte a una prima valutazione medica da parte di una unità specializzata dell’esercito. Sono tornate ad abbracciare i loro genitori nella base militare di Reem, dopo 477 giorni di prigionia a Gaza. La donna mancante all’appello di ieri, Arbel Yehud, “è viva e sarà liberata tra sette giorni”, ha fatto poi sapere un dirigente di Hamas,

Arbel Yehud, Tel Aviv chiede il rilascio immediato

L’intesa faticosamente raggiunta prevedeva che per prime dovevano essere liberate le donne civili e dopo le soldatesse, contrariamente a quanto è invece avvenuto ieri. Un cambio di programma che ha posto in guardia Israele, che segue con attenzione e crescente diffidenza gli inaspettati cambi di nomi di Hamas per la composizione delle liste degli ostaggi da liberare. Finora ad essere escluse della prima fase dello scambio ci sono Arbel Yehud e Shiri Bibas, questa ultima, madre dei due bambini Kfir e Ariel. Il portavoce dell’Idf Daniel Hagari ha ieri sottolineato un aspetto: “Israele sta aspettando da Hamas la lista con i nomi degli altri 26 ostaggi che devono essere rilasciati. C’è grande preoccupazione per i due bambini Kfir e Ariel, di due e 5 anni, e per la madre Shiri”.

Chiuso il corridoio Netzarim

La tv saudita al Hadath, ha ribadito che Israele ha chiesto a Hamas attraverso i mediatori di rilasciare Arbel Yehud prima della prossima data di rilascio, ossia entro due giorni. Israele contesta a Hamas di aver violato l’accordo rilasciando le quattro soldatesse prima delle due donne civili ancora a Gaza, Arbel e Shiri Bibas. Motivo della mancata apertura del corridoio Netzarim agli sfollati della Striscia per il ritorno a nord.

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