mercoledì, 22 Gennaio, 2025
Esteri

Von der Leyen suona la sveglia: “L’Ue deve cambiare marcia”

La Presidente della Commissione europea: “Pronti a negoziare con Trump sul commercio, ma tutelando i nostri interessi”

Il mondo è in trasformazione e l’Europa deve adeguarsi rapidamente. È questo il messaggio forte lanciato dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ieri durante il suo intervento al ‘World Economic Forum’ di Davos. “Per sostenere la crescita nel prossimo quarto di secolo, l’Europa deve cambiare marcia”, le parole di von der Leyen, indicando che l’epoca dell’iperglobalizzazione, che aveva alimentato le economie mondiali negli ultimi decenni, sta cedendo il passo a una nuova era di competizione geopolitica: “La cooperazione globale che immaginavamo 25 anni fa non si è realizzata pienamente. Al contrario, siamo entrati in una fase di dura competizione per risorse, tecnologia e rotte commerciali”, ha spiegato. E quindi in questo contesto l’Europa deve affrontare sfide critiche per mantenere il proprio ruolo di leader economico e tecnologico.

Il piano per la competitività europea

Un elemento centrale dell’intervento di von der Leyen è stato l’annuncio del prossimo piano strategico della Commissione europea per rilanciare la competitività. Elaborato a partire da un rapporto redatto da Mario Draghi, il piano sarà una guida per i prossimi cinque anni e si concentrerà su tre pilastri: aumento della produttività (ridurre il divario di innovazione con gli altri blocchi economici è essenziale); decarbonizzazione e energia pulita (la transizione energetica non è solo una necessità ambientale, ma anche una leva strategica per la competitività. “L’energia pulita è la risposta a medio termine”, ha affermato von der Leyen); riduzione della burocrazia e sviluppo delle competenze (superare le carenze di manodopera qualificata e snellire i processi amministrativi sono obiettivi prioritari per sostenere la crescita economica).

La Presidente della Commissione ha sottolineato come la competizione globale abbia trasformato le dinamiche commerciali e geopolitiche: “Il volume del commercio globale è raddoppiato dal 2000, ma negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento delle barriere commerciali e delle tensioni economiche”, ha spiegato.
Von der Leyen ha annunciato che l’Unione europea è pronta a negoziare pragmaticamente con gli Stati Uniti per rafforzare le relazioni transatlantiche: “Siamo il partner commerciale più integrato degli Usa, con un volume di scambi di 1,5 trilioni di euro. Ma siamo anche pronti a difendere i nostri interessi”, ha avvertito, lasciando intendere che la Ue non accetterà compromessi dannosi per i propri cittadini e imprese.

L’energia come leva strategica

Uno dei temi centrali del discorso è stato il cambiamento nella strategia energetica europea. Von der Leyen ha ricordato come la dipendenza energetica dalla Russia sia stata drasticamente ridotta in seguito all’invasione dell’Ucraina: “Le nostre importazioni di gas russo sono calate del 75%, e ora importiamo solo il 3% del nostro petrolio dalla Russia”. Ma la transizione energetica comporta sfide importanti: “La libertà ha avuto un costo: famiglie e imprese hanno visto aumentare i costi energetici. Oggi produciamo più elettricità da fonti rinnovabili che da tutti i combustibili fossili messi insieme, ma dobbiamo ancora fare di più per trasmettere questi benefici a cittadini e imprese”.

L’Europa si presenta come una delle principali aree di innovazione al mondo. La presidente ha sottolineato che la quota di brevetti europei è pari a quella di Stati Uniti e Cina, un segnale della capacità del continente di essere all’avanguardia tecnologica. Ma per mantenere questa posizione, occorre investire ulteriormente, soprattutto nel settore delle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e la computazione quantistica.

Un punto cruciale sarà la creazione di un mercato dei capitali europeo più integrato: “Abbiamo 1,4 trilioni di euro in risparmi delle famiglie, ma mancano meccanismi efficienti per trasformarli in investimenti produttivi”, ha spiegato von der Leyen, annunciando la creazione di nuovi strumenti per mobilitare questi capitali e sostenere start-up e imprese tecnologiche.

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