Il bilancio delle vittime degli incendi a Los Angeles è salito, martedì, a 25, con circa 30 persone ancora disperse e migliaia di residenti evacuati. I forti venti nella California meridionale hanno aggravato la situazione. I vigili del fuoco di Los Angeles hanno affrontato nuovi incendi martedì, alimentati da letti di fiumi asciutti e vegetazione secca. Sebbene siano riusciti a spegnere rapidamente i focolai più piccoli, i principali sono ancora lontani dall’essere contenuti. Martedì, l’incendio di Palisades era contenuto al 17%, mentre quello di Eaton al 35%. Quelli della scorsa settimana, sono stati alimentati da venti potenti e condizioni di estrema siccità. Più di 12.000 edifici sono stati distrutti. Gli incendi di Palisades, Eaton, Kenneth e Hurst hanno bruciato circa 163 chilometri quadrati. Sebbene la loro causa esatta non sia ancora nota, gli esperti attribuiscono l’alto rischio di incendi boschivi ai modelli climatici della California, caratterizzati da periodi di siccità alternati a pesanti piogge. Il dipartimento dei vigili del fuoco della contea di Ventura ha riferito che l’incendio automobilistico, iniziato lunedì sera, è ora contenuto al 47%. Dopo un’indagine aerea, i funzionari hanno aggiornato l’area colpita a 61 acri, rispetto ai 55,7 acri stimati inizialmente. Hanno confermato che l’incendio non si è esteso oltre i suoi confini precedenti, grazie anche all’aumento dell’umidità e ai venti occidentali. Il sindaco di Los Angeles, Karen Bass, ha avvisato i residenti che l’emergenza non è ancora finita, ma li ha incoraggiati a iniziare a concentrarsi sugli sforzi di recupero e ricostruzione. “Mentre attraversiamo quelle che spero siano le ultime ore di questa emergenza – ha dichiarato, secondo quanto riportato da The Guardian – è anche il momento di iniziare a pensare alla nostra ripresa”.
