Chi gestirà la comunicazione satellitare per il nostro Paese? Da un lato Elon Musk, dall’altro Iris2. Da una parte Star Link, in mano al fondatore di SpaceX, Tesla e PayPal; dall’altra parte è in via di divenire il Progetto Iris2, cui prende parte la controllata da Leonardo Telespazio per una quota complessiva – quella che spetta all’Italia – di circa 750 milioni di euro. Ma i satelliti non servono a nulla senza il sistema di ricezione. E qui, secondo quanto racconta l’agenzia di stampa Ageei, entra in gioco la Eitowers, detenuta per il 60% dalla F2i TLC e per il restante 40% da Mediaset. Mediaset e il Gruppo F2i (Fondi Italiani per le Infrastrutture, società a gestione di risparmio italiana) che prese vita nel 2007 grazie anche alle quote di Lehman Brothers, Merril Lynch, Intesa San Paolo, Unicredit – ognuno con circa il 14,3 % di quota – e Cassa Depositi e Prestiti. Mediaset sembrerebbe puntare all’acquisizione anche – tramite la sua MFE MediaforumEurope che attualmente ne detiene già circa il 29% – la ProSiebenSat. Partecipata tra gli altri anche dal PPF group, Rothshild & Co e Bmw Ag.
La storia di 2i Towers
Nel luglio 2018 la newco 2i Towers S.r.l., a sua volta controllata al 100% da 2i Towers Holding S.r.l., che è partecipata per il 40% da Mediaset e per il 60% da F2i TLC 1 S.r.l. (Gruppo F2i), aveva lanciato un’OPA – grazie alla linea di credito di circa 480 milioni di euro garantita da Intesa SanPaolo, Mediobanca e Unicredit – sull’intero capitale sociale della società a 57 euro per azione, con un premio del 15,6% rispetto al prezzo di chiusura precedente all’annuncio, per un valore complessivo di 1,61 miliardi di euro, con l’obiettivo del delisting. L’operazione si era conclusa, qualche mese dopo, il 4 ottobre, con adesioni e raggiungimento del 97,447% del capitale sociale da parte dell’offerente 2i Towers. Anche Elettronica Industriale del Gruppo Mediaset, aveva conferito il suo 40% con cui controllava la società.
Le “torri”
E’ infine, notizia del mese scorso, della sottoscrizione tra Rai F2i e Mfe-Mediaforeurope, azionisti di Ei Towers di un memorandum non vincolante sulla possibile aggregazione con Ei Towers attraverso la sigla del memorandum non vincolante tra gli azionisti per approfondire gli aspetti industriali di un’eventuale aggregazione tra le due società delle torri tv. Ora, inizi 2025, secondo alcune indiscrezioni il Quirinale avrebbe particolare attenzione sull’affare Starlink e non sembra essere escluso che venga convocato – prima o poi – un Consiglio Supremo di Difesa (che è presieduto dal Presidente Mattarella), considerata la sede più adatta per condividere una scelta che coinvolge Difesa, Governo e presidenza della Repubblica.
Il settore delle comunicazioni
Intanto per il settore delle comunicazione interviene la Uil: “Bene l’apertura del tavolo sulle telecomunicazioni, ma servono azioni concrete e una visione industriale chiara. Dopo ripetute pressioni e sollecitazioni, il governo ha finalmente annunciato l’avvio di un confronto sul settore. Un risultato positivo, seppur tardivo, che arriva grazie all’impegno costante del sindacato”. È quanto hanno dichiarato la segretaria confederale Vera Buonomo, e il segretario generale della Uilcom, Salvo Ugliarolo. “Le telecomunicazioni sono un settore strategico per il futuro del Paese e non possono continuare a essere lasciate senza una direzione industriale chiara. Ciò che manca è una politica industriale adeguata e lungimirante. Servono interventi pubblici concreti, una regia chiara e un vero piano di rilancio per il settore, con la garanzia di standard occupazionali dignitosi e tutele adeguate. Ribadiamo inoltre la necessità di non essere assoggettati a tecnologie e infrastrutture esterne, sottolineando l’importanza di mantenere un’autonomia strategica nel settore, attraverso un maggiore investimento nelle capacità nazionali”.