Riconoscere anche ai soldati italiani impegnati sul campo a tutela delle comunità colpite dal Covid-19 il monte mensile di 70 ore di straordinario.
Dalle colonne della Discussione, testata fondata dal primo presidente del Consigli dei ministri della storia dell’Italia repubblicana, lanciamo l’ennesimo appello al Governo guida dal professor Giuseppe Conte che dovrebbe farsi carico, in fase di conversione dei decreti legge in materia, di riconoscere anche ai militari questo atto di giustizia.
Ne va delle credibilità dell’Esecutivo che in questo caso sta compiendo una ingiusta discriminazione a danno di quegli uomini e di quelle donne che con impegno ed abnegazione e, pur sapendo di mettere a repentaglio tutti i giorni la propria vita, sono per strada a fare il loro dovere accanto ai colleghi delle altre forze dell’ordine. Che, però, godono di un trattamento differenze per quanto riguardo questo peculiare aspetto.
Fin dall’inizio della pandemia l’Esercito Italiano è stato chiamato a svolgere molteplici attività a tutela delle comunità pesantemente colpite dal coronavirus. Gli uomini e le donne della Forza Armata si sono contraddistinti per capacità di reazione, professionalità e capacità nella gestione della fase più critica.
Dagli ospedali da campo ai nuclei di bonifica, dal trasporto salme fino all’operazione strade sicure ( riconfigurata in operazione Covid 19) così l’Esercito ha saputo rispondere al grido di aiuto che si levava in ogni provincia d’Italia. A cotanta celerità di azione, purtroppo, non è corrisposta una paritetica risposta istituzionale.
E nonostante gli italiani apprezzino il lavoro dei Soldati Italiani (secondo una recente indagine l’Esercito è la forza armata più amata) la politica ha assunto una posizione di attesa verso il reale riconoscimento del ruolo svolto dai militari dell’Esercito. È ancora in essere una norma che differenzia il trattamento economico sullo straordinario tra i Soldati Italiani ed i colleghi delle forze di polizia.
Un distinguo che genera malessere tra i militari che vedono sminuito e deprezzato il loro lavoro. Eppure i rappresentanti dei militari (Cocer) più volte nelle ultime settimana si sono rivolti a tutti gli attori istituzionali, per ribadire fermamente una unica, semplice e accorata richiesta: I militari devono avere pari trattamento in tutto, a partire dalle famose ore di straordinario al pari delle Forze di Polizia impegnati nella medesima operazione”.
È questione di dignità e di equità hanno evidenziato i delegati del Cocer con diverse delibere e Comunicati stampa diramati nelle ultime settimane. È, semplicemente, un atto di giustizia del quale il Governo dovrebbe farsi carico in fase di conversione in legge dei decreti legge e riconoscere anche ai Soldati il monte mensile di 70 ore di straordinario.