Una produzione di 55 mila tonnellate di Produzione lorda vendibile, un fatturato di oltre 400 milioni di euro, con 5000 addetti è il settore di piscicoltori e acquacoltura, che ha rinnovato le cariche dirigenziali.
Matteo Leonardi, trentino, classe 1979, è il nuovo presidente dell’API, l’associazione dei piscicoltori di Confagricoltura che rappresenta il 90% delle imprese italiane di acquacoltura.
Matteo Leonardi, è titolare di impianti di troticoltura dell’azienda agricola di famiglia a Tre Ville (TN), attiva da due generazioni. “L’ha votato l’assemblea che si è svolta a Verona per procedere al rinnovo delle cariche sociali”, fa presente Confagricoltura, “Vicepresidente esecutivo, con deleghe specifiche per la maricoltura, è stato nominato Claudio Pedroni, presidente di Agroittica Toscana”.
I nomi dei dirigenti
Il nuovo Consiglio Direttivo, composto da 11 allevatori, guiderà l’associazione nel triennio 2024-2027 e include una significativa rappresentanza della troticoltura, principale produzione dell’acquacoltura nazionale, con il vicepresidente Silvio De Nardi, e i consiglieri Francesco Armanini, Lucio Fariano e Mirella Fossaluzza.
Per il comparto della storionicoltura e la produzione di caviale da acquacoltura è presente Gian Carlo Ravagnan. Gli allevatori di specie ittiche marine sono rappresentati da Roberto Co’, Lodovico Guariso, Domenico Lococo e Oliver Martini.
Gli anni della crescita
“Il neopresidente Leonardi, con tutti gli associati”, evidenzia Confagricoltura, “ha rivolto un sentito ringraziamento al presidente uscente Pier Antonio Salvador e al vicepresidente uscente Marco Gilmozzi per il lavoro svolto negli anni, riconoscendo il loro contributo fondamentale alla crescita e al consolidamento dell’associazione”.
Rafforzare le sinergie
“Diventare presidente dell’API”, spiega Leonardi, “è per me un grande onore. Sono certo di poter contare sull’appoggio dell’intero Consiglio Direttivo per affrontare le sfide specifiche dei comparti che compongono la nostra acquacoltura, ponendo le basi per un rilancio del settore, che saprà ancora una volta dimostrare la resilienza che lo contraddistingue. Con le istituzioni lavoreremo per rafforzare la sinergia, migliorare la qualità e la tracciabilità dei prodotti e promuovere una ricerca applicabile direttamente sul campo”.
Una rete di enti e di produttori
“Intendo affrontare con determinazione i problemi del settore della maricoltura italiana”, fa presente il vicepresidente Pedroni, “a partire dal quadro normativo di riferimento, impegnandomi a superare gli ostacoli che ne frenano lo sviluppo. La situazione attuale richiede soluzioni urgenti e ritengo fondamentale creare una rete con tutti gli enti coinvolti per mettere in sicurezza e promuovere le produzioni, offrendo al consumatore un prodotto alimentare ancora più sano, buono e sostenibile”.
Fatturato, imprese e assunti
“La diversificata provenienza territoriale dei consiglieri, aggiunga Confagricoltura, “riflette l’impegno dell’API nel rappresentare le esigenze delle imprese ittiche dell’acquacoltura italiana. Nel 2023 il settore ha registrato una produzione di quasi 55.000 tonnellate e una PLV (Produzione Lorda Vendibile) di oltre 400 milioni di euro, con 5000 addetti, confermando la rilevanza economica e strategica del comparto”.