Le imprese italiane continuano a programmare un significativo volume di assunzioni, nonostante le persistenti difficoltà nel reperire personale qualificato. Per il mese di dicembre 2024, sono previste circa 356mila assunzioni, che salgono a oltre 1,3 milioni nel trimestre dicembre 2024-febbraio 2025, segnando un incremento dell’1% rispetto all’anno precedente. Ma il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che interessa quasi 174mila posizioni, evidenzia un problema strutturale nel mercato del lavoro. A trainare la domanda di lavoro sono soprattutto le imprese dei servizi, che programmano oltre 268mila assunzioni a dicembre (+3,5% su base annua) e 927mila nel trimestre (+4,7%). Tra i settori più dinamici, spiccano turismo e commercio, sostenuti dall’inizio della stagione invernale e dalle festività natalizie, con rispettivamente 76mila (+8,1%) e 59mila (+4,6%) assunzioni programmate.
L’industria, invece, registra un calo significativo con 87mila assunzioni a dicembre (-6,1%) e 381mila nel trimestre (-6,4%). Le imprese manifatturiere prevedono 57mila assunzioni a dicembre, mentre nel settore delle costruzioni ne sono programmate 30mila, evidenziando difficoltà crescenti soprattutto nella reperibilità di manodopera qualificata.
Contratti
La forma contrattuale prevalente rimane il tempo determinato, che rappresenta il 56,1% delle assunzioni previste a dicembre, pari a circa 200mila contratti. Seguono i contratti a tempo indeterminato (81mila) e altre forme come apprendistato. La preferenza per contratti a termine riflette un clima di incertezza economica e la necessità di flessibilità da parte delle imprese.
Le imprese segnalano difficoltà di reperimento per quasi la metà delle posizioni programmate (48,9%). Tra i settori più colpiti, spiccano:
Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo: difficoltà di reperimento per il 64,2% dei profili.
Costruzioni: mismatch al 63,2%.
Industrie del legno e mobile: mismatch al 59,6%.
Meccatronica: mismatch al 57,7%.
Turismo: mismatch al 56,9%.
Le figure più difficili da reperire includono tecnici della salute (65%), ingegneri (62,5%), analisti e progettisti di applicazioni (58,5%) e addetti alla ristorazione (58,7%). Tra gli operai specializzati, spiccano i fonditori, saldatori e montatori di carpenteria metallica, con difficoltà di reperimento che raggiungono il 73,9%.
Lavoratori immigrati
Le imprese programmano circa 68mila assunzioni di lavoratori immigrati a dicembre, pari al 19,1% del totale.
I settori con la maggiore richiesta di manodopera straniera sono:
Servizi operativi: 30,1%.
Trasporti e logistica: 24,9%.
Costruzioni: 24,1%.
Industrie metallurgiche: 22,7%.
Ristorazione e alloggio: 20,2%.
Particolare attenzione è rivolta anche ai giovani sotto i 30 anni, per i quali sono previsti oltre 103mila posti di lavoro, pari al 29% delle assunzioni di dicembre. Le opportunità sono particolarmente elevate nei settori finanziario (44,2%), commerciale (41,2%) e informatico (39,7%).
Disparità territoriali
Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro varia anche a livello territoriale:
Nord Est: difficoltà di reperimento al 54%.
Nord Ovest: difficoltà al 49,4%.
Sud e Isole: difficoltà al 46%.
Centro: difficoltà al 45,7%.