Per la terza volta questo mese, a causa dei bombardamenti russi nella notte tra venerdi e sabato, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata sull’orlo del blackout. In un messaggio del ministero dell’Energia si legge che “A causa dei bombardamenti nemici, la centrale di Zaporizhzhia ha perso corrente su una delle due linee di trasmissione elettriche esterne che la collegano al sistema energetico” ucraino. “La stazione è alimentata ora da una sola linea di trasmissione. Se viene scollegata dall’alimentazione esterna, si verificherà un altro blackout totale, il che sarà una minaccia per la sicurezza dalle radiazioni”
Corea del Nord: sostegno a Mosca contro l’imperalismo Usa
Ieri durante un incontro a Pyongyang con il ministro della Difesa russo Andrei Belousov in visita ufficiale il leader nordcoreano Kim Jong-un “ha assicurato che il governo, l’esercito e il popolo della Rpdc continueranno a sostenere invariabilmente la politica della Federazione Russa, che è pronta a difendere la sovranità dello Stato e l’integrità territoriale contro gli intrighi egemonici imperialisti”.
Zelensky, tregua possibile se Ucraina sotto ombrello Nato
Un accordo di cessate il fuoco potrebbe realizzarsi se l’Ucraina finisse “sotto l’ombrello della Nato”, permettendo a Kiev di negoziare i territori conquistati dalla Russia in seguito “in modo diplomatico”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Sky News: “Se vogliamo fermare la fase calda della guerra, dobbiamo mettere sotto l’ombrello della Nato il territorio dell’Ucraina che abbiamo sotto il nostro controllo – ha sottolineato -. Dobbiamo farlo in fretta. E poi, l’Ucraina potrà riprendersi i territori occupati in modo diplomatico”. Un cessate il fuoco per Zelensky è necessario “per garantire che Putin non tornerà” a prendersi altro territorio ucraino. Parlando del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, Zelensky ha assicurato di voler “lavorare con lui e non dobbiamo permettere a nessuno di distruggere la nostra comunicazione. Voglio condividere con lui le mie idee e voglio sentire la sua opinione”.
Ambasciatore italiano a Kiev: “Sostegno al G7 resta incrollabile”
“Dopo più di 1.000 giorni di guerra, il sostegno del G7 all’Ucraina resta incrollabile, poiché è necessario che Kiev abbia una posizione forte e affidabile per qualsiasi negoziato di pace. Ma non vediamo alcun segno di apertura da parte della Russia – lo Stato aggressore – a una soluzione pacifica”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Ucraina, Carlo Formosa, in un’intervista a Ukrinform. “Il nostro obiettivo finale rimane il raggiungimento di una pace globale, giusta e duratura in grado di ripristinare il pieno rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale, che la Russia ha sfacciatamente violato. A tal fine, continueremo anche a lavorare con partner e attori globali – lasciatemi citare Cina, India e Brasile – per ottenere il più ampio sostegno internazionale possibile ai principi e agli obiettivi chiave della Formula di pace ucraina, che rispetta il diritto internazionale”, ha detto ancora Formosa.