martedì, 26 Novembre, 2024
Attualità

Tre donazioni di organi in poche ore: la solidarietà si moltiplica negli ospedali della Asl di Bari

Un gesto di straordinaria solidarietà ha segnato lo scorso fine settimana negli ospedali della Asl di Bari. Tra sabato e ieri sono stati effettuati tre prelievi di organi che hanno permesso di salvare altre vite. Al San Paolo di Bari, all’Ospedale San Giacomo di Monopoli e al presidio ospedaliero Perinei di Altamura, si sono svolti interventi di prelievo grazie alla volontà espressa in vita da tre pazienti – un uomo e una donna di 83 anni e un altro uomo di 80 anni – e al consenso delle loro famiglie. L’Ospedale San Paolo ha dato il via agli interventi nella notte di sabato 23 novembre, con il prelievo del fegato di un uomo di 83 anni, deceduto a seguito di un’emorragia cerebrale. Poche ore dopo, a Monopoli, un’altra donatrice di 83 anni, vittima di ictus, ha permesso il prelievo del proprio fegato. È stata la terza donazione negli ultimi quattro mesi per l’ospedale San Giacomo, segno di una crescente consapevolezza sul valore della donazione. Il terzo intervento si è svolto lunedì sera ad Altamura, dove è stato prelevato il fegato e le cornee di un uomo di 80 anni. In tutti i casi, la complessa macchina organizzativa del Coordinamento aziendale per le donazioni della ASL di Bari si è attivata per garantire il rispetto dei protocolli e la sicurezza delle operazioni.

Un lavoro corale

Le procedure hanno coinvolto fino a 200 operatori sanitari per ciascun caso, tra personale delle Direzioni sanitarie, Unità operative di Anestesia e Rianimazione, Neurologia, Anatomia Patologica, Laboratorio analisi e Radiologia. Le equipe chirurgiche del Centro Trapianti Regionale, con base al Policlinico di Bari, hanno eseguito gli interventi con efficienza, permettendo il trapianto dei fegati nei pazienti in lista d’attesa nel giro di poche ore. Ad Altamura, l’equipe dell’Oculistica ha contribuito al prelievo delle cornee. La Direzione generale della Asl di Bari ha espresso un profondo ringraziamento agli operatori coinvolti e, soprattutto, ai familiari dei donatori, che con un gesto di immensa generosità hanno trasformato il dolore della perdita in una possibilità di vita per altri.

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