lunedì, 18 Novembre, 2024
Esteri

Russia, feroce attacco con missili e droni contro le infrastrutture ucraine

Zelensky: “Lanciati 120 missili e 90 droni”

Non sono certo giorni facili quelli che sta vivendo l’Ucraina, teatro di un massiccio attacco russo nella notte tra sabato e domenica con il lancio di circa 120 missili e 90 droni. L’annuncio è arrivato direttamente dal Presidente Volodymyr Zelensky attraverso un messaggio su Telegram. Nello specifico sono state prese di mira le infrastrutture energetiche del Paese, causando danni significativi e lasciando molte aree senza elettricità. Secondo il numero uno di Kiev l’aggressione ha utilizzato una combinazione di droni, missili da crociera, balistici e aerei. Le forze di difesa ucraine sono riuscite a neutralizzare più di 140 obiettivi aerei, ma alcune aree hanno subito pesanti danni. A Mykolaiv, un attacco di droni ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre sei, inclusi due bambini. “Le mie condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime” ha dichiarato il Presidente. Esplosioni si sono registrate anche a Kiev, Odessa, Zaporizhzhia e altre piccole comunità.

Un’escalation senza precedenti

L’attacco notturno si inserisce in una settimana di intensi bombardamenti. Zelensky ha denunciato che, solo negli ultimi sette giorni, la Russia ha lanciato 140 missili di vario tipo, oltre 900 bombe aeree guidate, più di 600 droni d’attacco. Ma grazie alla crescente capacità difensiva ucraina, sabato i piloti di F-16 sono riusciti ad abbattere circa 10 obiettivi aerei. Gli attacchi russi mirano a destabilizzare il Paese colpendo infrastrutture critiche. Zelensky ha sottolineato che Mosca sta cercando di intimidire il popolo ucraino utilizzando il freddo e l’oscurità come strumenti di pressione psicologica, “ma non otterranno risultati” ha risposto.

Nel suo messaggio, Zelensky ha ribadito che l’Ucraina sta combattendo contro un’aggressione che non rispetta nessuna legge se non quella della forza. Ha quindi lanciato un appello all’unità internazionale: “Il mondo intero vede e sa che ci stiamo difendendo dal male assoluto. Abbiamo bisogno di unità, il mondo ha bisogno di unità. Solo insieme possiamo fermare questo male”.

Le critiche di Tusk

Il vasto attacco russo all’Ucraina ha portato a una dura critica da parte del Premier polacco Donald Tusk che ha messo nel mirino l’approccio della diplomazia basata sulle comunicazioni con il Cremlino. Dichiarazioni che fanno in pratica seguito alla recente telefonata tra il Cancelliere tedesco Olaf Scholz e il Presidente Putin, sottolineando l’urgenza di un sostegno concreto e collettivo dell’Occidente all’Ucraina. Tusk ha messo in pratica in discussione l’efficacia di iniziative diplomatiche che, a suo avviso, non affrontano adeguatamente l’aggressività di Mosca: “Nessuno fermerà Putin con una telefonata. Le prossime settimane saranno decisive non solo per la guerra, ma anche per il nostro futuro”.

A proposito di Scholz, ieri ha ribadito il pieno sostegno alla sovranità dell’Ucraina, dichiarando che nessuna decisione sulla fine del conflitto con la Russia sarà presa senza il consenso di Kiev.

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