“Il nostro Paese è per la Libia la porta privilegiata di accesso a uno dei più grandi mercati energetici del mondo, quello europeo”. Parole, queste, del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ieri a Tripoli per il Business Forum Italia-Libia. L’occasione per delineare, ancora una volta, una visione della nostra nazione come hub strategico per i flussi energetici tra l’Africa e l’Europa, sfruttando la posizione geografica e le competenze del Paese per diventare un punto di raccordo cruciale per l’energia, le infrastrutture e le interconnessioni economiche. Il Primo Ministro ha spiegato che l’Italia può diventare uno snodo fondamentale per la produzione e la distribuzione di energia tra il continente africano e quello europeo, un’opportunità strategica che viene perseguita con il sostegno del Piano Mattei per l’Africa. Ricordiamo che questo Piano, fortemente voluto dal governo, mira a costruire partnership stabili e vantaggiose con i Paesi africani, promuovendo una collaborazione che vada oltre la semplice esportazione di energia, puntando invece a realizzare infrastrutture sostenibili e interconnessioni che possano avvantaggiare entrambe le sponde del Mediterraneo.
“L’Italia” ha proseguito Meloni, “può essere il perno di congiunzione e collegamento di nuove interconnessioni, non solo infrastrutturali, ma anche economiche”. In questo scenario, la Libia rappresenta un partner strategico per l’Italia, in quanto nazione produttore di risorse energetiche con un forte potenziale di crescita. La vicinanza geografica e i legami storici tra i due Paesi offrono un terreno fertile per sviluppare collaborazioni durature e reciprocamente vantaggiose.
Partenariato più ampio
Oltre al settore energetico, Meloni ha sottolineato che la collaborazione tra Italia e Libia è già attiva in settori innovativi come le telecomunicazioni e la sicurezza cibernetica. Settori che rappresentano nuove frontiere di sviluppo che, insieme all’energia, possono contribuire a costruire un partenariato più ampio e articolato tra i due Paesi. “La collaborazione è già molto forte e aperta su più fronti”, le parole del Primo Ministro.
Flussi migratori
Uno dei temi principali affrontati durante l’incontro è stato la gestione dei flussi migratori, un ambito di cruciale importanza per entrambi i Paesi. Meloni ha sottolineato l’urgenza di intensificare gli sforzi congiunti per contrastare il traffico di esseri umani, una piaga che continua a colpire il Mediterraneo. In questo contesto, il Premier ha ribadito la necessità di una collaborazione rafforzata non solo con la Libia, ma anche con i Paesi di origine e di transito, per creare un sistema di gestione sostenibile e umano dei flussi migratori. E su questo argomento il governo italiano ha annunciato l’approvazione di un nuovo decreto flussi triennale che prevede 450mila ingressi legali, un progetto che punta a favorire canali sicuri di migrazione verso l’Italia e a rispondere ai bisogni del mercato del lavoro.
Inoltre sono stati siglati otto accordi tra i due Paesi, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione economica e sociale. Tra questi, il più significativo è un memorandum d’intesa per la cooperazione allo sviluppo, che permette all’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo di operare più liberamente in Libia.
Passo avanti
Il Forum, organizzato con il sostegno congiunto del governo italiano e del Primo Ministro libico Abdulhameed Mohamed Dabaiba, rappresenta un importante passo avanti per il rafforzamento della cooperazione economica e politica tra i due Paesi. E per la Meloni si è trattata della terza visita nel 2024: “Questa frequenza di visite reciproche è il risultato di una scelta politica molto precisa: consideriamo il rapporto con la Libia una priorità per l’Italia e per l’Europa”, ha aggiunto il Premier secondo il quale la cooperazione tra Italia e Libia, pur essendo già profonda, non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità. Il Presidente del Consiglio ha poi ribadito che l’Italia intende investire nella crescita e stabilità della Libia, non solo per rafforzare i legami economici, ma anche per sostenere la stabilità della regione mediterranea, cruciale per l’Europa.
Meloni ha quindi espresso orgoglio per aver contribuito alla ripresa del Business Forum, un evento che, nonostante l’interesse bilaterale, non si teneva da un decennio, spiegando quindi che il compito delle istituzioni è proprio quello di favorire queste occasioni di confronto, per permettere alle aziende di esplorare nuove opportunità di collaborazione e costruire rapporti solidi e duraturi.
Tavoli settoriali
Entrando nello specifico, il Forum si è strutturato in quattro tavoli settoriali dedicati a temi chiave a partire da quello dell’energia: al centro delle discussioni c’è stata la necessità di consolidare la Libia come partner energetico strategico, considerando l’importanza del Paese nelle forniture di gas e petrolio e l’opportunità di sviluppare infrastrutture che favoriscano la sostenibilità energetica. Poi si è parlato di pesca e agroindustria: Italia e Libia hanno esplorato possibilità di partnership per modernizzare e rilanciare il settore ittico e agricolo, aree in cui l’Italia può contribuire con tecnologie avanzate e know-how per lo sviluppo sostenibile. Altro argomento, quello legato alla sanità: i rappresentanti del settore hanno discusso possibili investimenti per migliorare le infrastrutture ospedaliere e farmaceutiche libiche, con l’obiettivo di elevare gli standard sanitari del Paese e rendere più accessibili cure di alta qualità. Infine, infrastrutture e design: gli imprenditori italiani e libici hanno esplorato collaborazioni in ambito infrastrutturale e urbanistico, un settore cruciale per la ricostruzione della Libia.
Oltre ai tavoli settoriali, una sessione speciale è stata dedicata alle forme di supporto pubblico per le società italiane interessate a impegnarsi in Libia. Ice, Sace e Simest, le principali agenzie italiane di sostegno alle imprese all’estero, hanno illustrato strumenti finanziari e assicurativi a disposizione delle aziende italiane per mitigare i rischi e agevolare l’accesso al mercato libico. Nel corso del suo intervento, Meloni ha anche annunciato una novità importante: la ripresa dei voli diretti tra Italia e Libia con la compagnia Ita Airways a partire da gennaio.
Consiglio dei Ministri
Intanto il Consiglio dei Ministri di ieri, presieduto proprio dal Premier di ritorno dalla Libia, ha approvato in via definitiva i primi tre testi unici relativi alla giustizia tributaria, ai tributi erariali minori e alle sanzioni tributarie amministrative e penali. L’annuncio è stato dato dal Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, che ha sottolineato l’importanza di questi provvedimenti per il sistema fiscale italiano. “Si tratta di un tassello fondamentale verso una maggiore chiarezza del sistema fiscale italiano”. Questa semplificazione, secondo Leo, avrà un impatto positivo sia per i contribuenti che per le amministrazioni, riducendo gli oneri burocratici e migliorando l’efficacia del sistema tributario. Oltre alla riforma fiscale, il Consiglio dei Ministri ha anche deliberato lo stato di emergenza per l’Emilia-Romagna per un periodo di 12 mesi, in risposta agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito la regione. Inoltre, su proposta del Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto e del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il Cdm ha approvato in esame preliminare un nuovo decreto legislativo volto a conformare la normativa italiana alle recenti disposizioni europee in tema di trasferimenti di fondi e cripto-attività. Il provvedimento, che allinea il quadro normativo nazionale alle regole stabilite dal regolamento (UE) 2023/1113, introduce una serie di misure per migliorare la trasparenza e rafforzare i meccanismi di prevenzione contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo.