Il 25 ottobre si celebra in tutto il mondo il World Pasta Day, e in Italia l’occasione è resa speciale da un dato impressionante: le famiglie del BelPaese investono ogni anno quasi quattro miliardi di euro per acquistare la pasta, simbolo della dieta mediterranea e del made in Italy. È quanto rivela un’analisi di Coldiretti su dati Istat, che conferma come l’Italia sia il Paese con il più alto consumo pro capite di pasta, con una media di 23,1 chilogrammi a testa. Ma la passione per spaghetti, penne e fusilli conquista anche l’estero, con Paesi come la Tunisia (17 kg), il Venezuela (12 kg) e la Grecia (11,4 kg) che seguono l’Italia in questa speciale classifica. Nel 2024, le esportazioni di pasta italiana sono aumentate del 6% nei primi sette mesi, confermando la popolarità internazionale di uno dei prodotti più rappresentativi del Paese. Germania, Stati Uniti e Francia si confermano i principali mercati di destinazione. La domanda estera, infatti, continua a crescere nonostante le sfide della situazione internazionale e ha portato il valore delle esportazioni di pasta italiana a raggiungere la cifra record di 4,1 miliardi di euro nel 2023.
Ma l’amore per la pasta non si limita a ciò che si trova sugli scaffali. Molti italiani, infatti, preferiscono produrla direttamente in casa, rinnovando l’antica tradizione del fatto a mano. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’, il 27% delle famiglie italiane prepara tagliatelle, tortellini, agnolotti e altre specialità casalinghe. Questa passione coinvolge inaspettatamente soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni, segno che le nuove generazioni riscoprono e reinterpretano le tradizioni culinarie. A livello territoriale, la preparazione domestica della pasta è più diffusa al Sud e al Centro Italia, dove la cultura della pasta fatta in casa è storicamente più radicata.
Pasta 100% italiana
Una delle novità più significative degli ultimi anni è rappresentata dalla pasta fatta con grano 100% italiano, che oggi rappresenta circa il 40% delle vendite in volume e valore nella grande distribuzione organizzata. Questa tendenza risponde alla domanda dei consumatori di prodotti locali e tracciabili e vede il coinvolgimento di numerosi marchi del settore, che puntano su grani antichi e varietà locali coltivate in Italia. Coldiretti, su dati Ismea, conferma che la pasta 100% italiana sta diventando sempre più una scelta popolare e che il suo successo è favorito dalla crescente attenzione verso la qualità e la sostenibilità.