domenica, 24 Novembre, 2024
Attualità

Nel 2023 meno di 380mila neonati: nuovo record negativo

Secondo l’Istat anche le famiglie di origine straniera fanno meno figli

Il 2023 segna un ulteriore peggioramento della crisi demografica in Italia. Secondo i dati Istat, le nascite della popolazione residente sono scese a 379.890, con un calo di 13mila unità rispetto all’anno precedente (-3,4%). Si tratta di un nuovo minimo storico che conferma il trend di lungo periodo che, dal 2008, ha visto una perdita complessiva di 197mila nascite, pari a un calo del 34,1%. In quell’anno, le nascite superarono le 576mila unità, il valore più alto dall’inizio del nuovo millennio. Nel 2023, per ogni 1.000 residenti in Italia sono nati poco più di sei bambini, sottolineando una situazione sempre più preoccupante. La denatalità prosegue anche nel 2024: i dati provvisori relativi al periodo gennaio-luglio indicano una riduzione ulteriore delle nascite, con 4.600 bambini in meno rispetto allo stesso periodo del 2023 (-2,1%).

Le cause di questo continuo declino sono molteplici. Una delle principali è la bassa tendenza a fare figli, con un tasso di fecondità che si attesta a 1,2 figli per donna nel 2023, ben lontano dalla soglia di sostituzione generazionale di 2,1 figli. Oltre alla bassa fecondità, i cambiamenti nella struttura della popolazione femminile in età fertile giocano un ruolo determinante. Le donne tra i 15 e i 49 anni sono in costante diminuzione, poiché quelle nate negli anni del “baby boom” (tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta) hanno ormai superato la soglia dei 49 anni, lasciando spazio a generazioni nate durante il ‘baby bust’ (1976-1995), caratterizzate da tassi di natalità storicamente bassi.

Il calo delle nascite

La diminuzione delle nascite è attribuibile soprattutto alle coppie di genitori italiani, che rappresentano oltre il 75% del totale. Nel 2023, i nati da genitori entrambi italiani sono stati 298.948, circa 12mila in meno rispetto al 2022 (-3,9%) e 181mila in meno rispetto al 2008 (-37,7%). Anche le nascite da coppie miste o da genitori entrambi stranieri sono in calo: nel 2023 sono stati registrati 80.942 nati con almeno un genitore straniero, un calo dell’1,5% rispetto al 2022. In particolare, le nascite da genitori entrambi stranieri sono diminuite del 3,1% rispetto all’anno precedente e del 35,6% rispetto al picco registrato nel 2012. Sul fronte dei nomi scelti dai genitori, il 2023 conferma Leonardo come il nome maschile più popolare in Italia, mantenendo il primato conquistato nel 2018. Al secondo posto sale per la prima volta Edoardo, che guadagna due posizioni rispetto al 2022, seguito da Tommaso al terzo posto. Francesco, che per anni è stato tra i nomi più amati, scende al quarto posto. Tra i nomi femminili, Sofia rimane saldamente al primo posto, seguita da Aurora. Ginevra guadagna una posizione rispetto al 2022, salendo al terzo posto, mentre Giulia, precedentemente sul podio, scivola in quinta posizione.

Nel 2023 si registra anche un aumento delle nascite con il doppio cognome paterno e materno, che riguardano il 6,2% dei nati, in crescita di 3,8 punti percentuali rispetto al 2020. Le coppie mai coniugate sono quelle che più frequentemente optano per l’attribuzione del doppio cognome (8%), mentre le coppie sposate si attestano al 4,9%.

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