lunedì, 21 Ottobre, 2024
Società

Scontro Meloni-magistratura, l’invito di Mattarella al dialogo: “Occorre mediare”

Il Capo dello Stato: “Le istituzioni non possono limitarsi ad affermare la propria visione delle cose”

Sullo scontro tra il governo e il mondo della magistratura sulla questione legata ai migranti in Albania, è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, partecipando ieri pomeriggio alla cerimonia inaugurale del 3° Festival delle Regioni e delle Province autonome, tenutasi a Bari: ha cercato in pratica di stemperare il clima di tensione crescente tra l’esecutivo e l’Anm, sottolineando l’importanza della cooperazione tra le istituzioni. Ricordando il primo Festival, svoltosi due anni fa, il Capo dello Stato ha ricordato di come quell’incontro fosse incentrato sul riconoscimento formale della Conferenza delle Regioni, sulla base di un’intesa ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione. Tale accordo, ha spiegato, mirava a rafforzare il ruolo della Conferenza come foro di collaborazione e dialogo per favorire il coordinamento delle scelte e l’assunzione di posizioni comuni tra le istituzioni locali.

Oltre le divisioni

Nel suo intervento, Mattarella ha ricordato come nella vita delle istituzioni sia fondamentale andare oltre le divisioni e le visioni unilaterali, affermando la necessità di esercitare capacità di mediazione e di sintesi. Questi elementi, ha detto, sono essenziali per garantire il buon funzionamento della vita democratica. In tal senso, ha sottolineato che le istituzioni “appartengono e rispondono all’intera collettività” e che è necessario che tutti i cittadini possano riconoscersi in esse. “Non è possibile limitarsi ad affermare la propria visione delle cose, approfondendo solchi e contrapposizioni”, ha continuato, spiegando che in certi momenti della vita istituzionale è cruciale trovare punti di incontro per il bene comune.

Transizione ecologica

Altro tema toccato da Mattarella, l’importanza della transizione ecologica e digitale, sottolineando l’attenzione e la sensibilità dei giovani su questi argomenti: “Sono agevolmente digitali e manifestano, tutt’altro che a torto, una intensa preoccupazione per lo stato dell’ambiente”, evidenziando come sia chiaro per loro che la natura non può più essere considerata semplicemente una fonte di risorse illimitate da sfruttare. Il Capo dello Stato Mattarella ha ribadito l’urgenza di interventi concreti attraverso politiche responsabili e coerenti nel tempo. Ha sottolineato la necessità di stabilire obiettivi chiari e di favorire gli investimenti necessari per affrontare le sfide della transizione ecologica. In particolare, il Presidente ha parlato di “politiche lungimiranti e responsabili” che siano in grado di promuovere i cambiamenti richiesti dagli stili di vita moderni e di creare un clima di fiducia verso il futuro.

Intelligenza Artificiale

Mattarella si è poi soffermato sul ruolo sempre più centrale dell’Intelligenza Artificiale, sollevando alcuni interrogativi di natura etica, evidenziando che ci troviamo di fronte a quella che potrebbe essere una nuova rivoluzione tecnologica, paragonabile a quella industriale che, nei secoli scorsi, sostituì la forza fisica umana con le macchine. E su questo punto il Presidente ha sollevato la questione di chi dovrebbe essere il soggetto chiamato a stabilire le regole per proteggere le libertà individuali nell’era dell’IA. Una prima risposta è già arrivata dall’Unione europea, con la ‘Dichiarazione sui diritti e i principi digitali per il prossimo decennio digitale’, un documento che rappresenta un passo verso una governance comune delle nuove tecnologie. Mattarella ha messo in guardia contro il rischio di lasciare la regolamentazione nelle mani dei proprietari delle piattaforme digitali, le cui dichiarazioni di buone intenzioni, sebbene importanti, non sono sufficienti per garantire la tutela dei diritti e delle libertà.

Nonostante i rischi, Mattarella ha riconosciuto le enormi potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per il miglioramento delle condizioni di vita e per la soluzione di problemi globali, inclusi quelli ambientali. Ha fatto riferimento a esempi concreti, come l’uso dell’IA nella gestione delle risorse idriche, nell’organizzazione dei trasporti e soprattutto in medicina, dove potrebbe aprire nuove prospettive di cura, anche attraverso la telemedicina, che offre speranze di assistenza sanitaria anche nelle aree più povere del mondo. Ma, come in ogni fase di progresso, “risultati che la scienza consegna all’umanità aprono grandi prospettive di progresso e presentano rischi di utilizzazione perversa”, ha ricordato, sottolineando che la scelta su come utilizzare queste tecnologie dipende dalle persone e dalle istituzioni. In questo contesto, emerge con forza la necessità di un adeguato sistema di governance che garantisca che l’IA sia utilizzata per affermare e non per violare la dignità delle persone. Mattarella ha sottolineato che la regolamentazione deve essere pensata per promuovere uno sviluppo dell’Intelligenza Artificiale etico e rispettoso dei diritti umani, evitando che diventi uno strumento di oppressione o sfruttamento.

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