Secondo l’ultimo rapporto sulla Congiuntura economica di Confcommercio, il Pil italiano ha segnato un lieve aumento dello 0,2% a ottobre 2024, mentre i consumi di settembre si sono attestati a un modesto +0,1%. Nonostante questi dati apparentemente positivi, il Direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, ha sottolineato che l’inizio dell’autunno non ha dissipato le incertezze che gravano sull’economia italiana. “Ci sono alcuni spunti di vivacità”, ha dichiarato Bella, “ma l’economia italiana sembra procedere a ritmi molto lenti, senza evidenziare una reale stagnazione, ma neppure una crescita robusta”. La revisione dei conti nazionali, insieme ai più recenti dati trimestrali, ha portato a una valutazione di crescita moderata per il terzo trimestre, con un aumento stimato del +0,3%, rivedendo al rialzo le previsioni di stagnazione dello scorso mese. Ma resta forte la sensazione di fragilità economica, evidenziata dal “grave inceppamento del circuito redditi-fiducia-consumi”.
Il dato dei consumi di settembre, secondo l’Indicatore dei Consumi Confcommercio, mostra una crescita minima dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, evidenziando una continua debolezza della domanda interna. Questa lieve variazione è il risultato di una contrazione della domanda di beni (-0,1%) controbilanciata da una crescita del +0,4% nei servizi. Ma la spesa per i servizi mostra segni di rallentamento, con tendenze negative già visibili nel mese di agosto.
Dinamiche settoriali
Le dinamiche settoriali evidenziano andamenti contrastanti. Se da un lato ci sono segni di ripresa nei trasporti aerei (+11,6%), nei beni per la comunicazione (+5,9%) e negli elettrodomestici (+4,1%), settori tradizionali come quello dell’automotive (-4%) e dell’arredamento (-4,6%) continuano a registrare dati negativi. In particolare, il turismo mostra un rallentamento significativo, con una variazione nulla nel comparto alberghiero e della ristorazione, alimentando le preoccupazioni per il settore, che si regge principalmente sulla domanda estera, mentre quella interna si mostra fiacca. Per quanto riguarda l’inflazione, Confcommercio prevede una variazione nulla per ottobre 2024 e un aumento annuo dello 0,9%. Questo leggero rialzo rientra nelle aspettative e si prevede che l’inflazione si mantenga vicina all’1% per tutto l’anno. Ma, come evidenziato dal rapporto, il ritorno a livelli di inflazione pre-pandemica non sembra sufficiente a rilanciare in modo significativo la domanda interna, che rimane debole a causa della stagnazione occupazionale e della mancata crescita dei redditi.
Prospettive
Il quadro delineato da Confcommercio suggerisce che, nonostante alcuni settori mostrino segnali di ripresa, l’economia italiana si trova ancora in una situazione di fragilità. La crescita dell’occupazione sembra essersi arrestata nei mesi di settembre e ottobre, e il circuito redditi-consumi continua a essere inceppato, rendendo difficoltoso un recupero solido della domanda interna.