venerdì, 18 Ottobre, 2024
Attualità

Nel 2023 166.525 incidenti stradali con 3.039 morti

I dati dell'Istat

L’Istat ha pubblicato i dati aggiornati sugli incidenti stradali con lesioni a persone per il 2023, evidenziando una lieve crescita nel numero di incidenti e feriti, ma con un calo delle vittime rispetto all’anno precedente. Le nuove statistiche, frutto della collaborazione con l’Automobile Club d’Italia, presentano anche un’analisi più dettagliata a livello provinciale e una classificazione più articolata delle tipologie di strada. Entrando nello specifico, nel 2023, sulle strade italiane si sono verificati 166.525 incidenti stradali con lesioni a persone, in lieve aumento rispetto ai 165.889 incidenti registrati nel 2022 (+0,4%). I decessi sono diminuiti del 3,8%, passando da 3.159 a 3.039, mentre i feriti sono aumentati leggermente (+0,5%), raggiungendo 224.634 casi. Rispetto al 2019, anno di riferimento per il programma europeo di riduzione del 50% dei morti e feriti gravi entro il 2030, il numero degli incidenti è diminuito del 3,3%, mentre i decessi sono calati del 4,2%. Tuttavia, i progressi sono ancora distanti dall’obiettivo prefissato, con un calo complessivo delle vittime in Italia pari solo al 4,2%.

Differenze territoriali

L’analisi provinciale rivela significative variazioni. In 42 delle 107 province italiane, il numero dei decessi è aumentato rispetto al 2019, mentre in altre 56 si è osservata una riduzione. Solo 9 province hanno registrato un numero invariato di morti. Otto province hanno già raggiunto l’obiettivo del dimezzamento delle vittime rispetto al 2019, con Padova (-26 morti), Novara (-23), Alessandria e Torino (-19) che guidano la classifica dei cali più marcati in termini assoluti. In termini percentuali, Novara si distingue con una riduzione delle vittime del 68%, passando da 34 decessi nel 2022 a 11 nel 2023. Oristano ha registrato un calo del 64% e Matera del 57%. Tuttavia, alcune province hanno visto un notevole incremento delle vittime. Venezia ha registrato 26 morti in più, Bologna 21, e Reggio Calabria e Milano 20 ciascuna.

Aree con maggiori criticità

Le Regioni del Piemonte (-63 morti), Emilia-Romagna (-32) e Lombardia (-25) hanno ottenuto i maggiori cali di decessi in valori assoluti, mentre in Calabria, Sicilia e Abruzzo si sono registrati i maggiori incrementi. La Calabria, in particolare, ha visto un aumento percentuale delle vittime del 47%, seguita da Abruzzo (+22%) e Molise (+14%). A livello di gravità degli incidenti, alcune province mostrano indici di mortalità molto elevati. Nuoro, con un indice di 6,25, e il Sud Sardegna, con 6,14, sono le province con la più alta mortalità per 100 incidenti, molto al di sopra della media nazionale di 1,82. Al contrario, province come Prato, Genova, Monza Brianza e Rimini presentano indici inferiori a un decesso ogni 100 incidenti, indicando incidenti meno gravi.

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