mercoledì, 23 Ottobre, 2024
Attualità

Mattarella: “Indifferibile la creazione di una difesa comune europea”

Il Presidente a Cracovia interviene all’XIX incontro dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos

Un forte messaggio di unità e di responsabilità all’Unione europea, chiedendo ai Paesi membri di lavorare insieme per rafforzare le proprie istituzioni, sviluppare una difesa comune e preservare i valori che storicamente legano il vecchio continente agli Stati Uniti. Un invito a guardare avanti con determinazione e coerenza, per costruire un futuro più sicuro e sostenibile per tutti è in pratica quello lanciato ieri da Sergio Mattarella, intervenuto a Cracovia all’XIX incontro dei Capi di Stato del gruppo Arraiolos, ospitato dal Presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda. I lavori si sono svolti al Castello di Wawel, dove i Presidenti si sono confrontati sulle ‘Prospettive di approfondimento delle relazioni transatlantiche in un’era di sfide e minacce globali’. “Il nostro continente si trova ad affrontare grandi sfide di diversa natura: da quelle climatiche a quelle geopolitiche”, le parole di Mattarella che hanno evidenziato l’urgenza di un’Unione più coesa e pronta a rispondere con efficacia e rapidità a queste minacce globali. Tra le priorità irrinunciabili citate dal Capo dello Stato c’è quella della difesa comune, una riforma che non può più essere rimandata e che sarebbe un tassello fondamentale per garantire una risposta adeguata e tempestiva a queste sfide. “Sarebbe un deterrente nei confronti di Mosca avere un’Unione con adeguate capacità militari che soltanto una vera difesa comune può assicurare”.

Alleanza con gli Usa

Il Presidente ha anche ricordato l’importanza dell’alleanza con gli Stati Uniti, definendola “un caposaldo irrinunziabile” non solo dal punto di vista militare, ma soprattutto per il valore profondo che rappresenta. Questa alleanza, ha spiegato, è basata su “valori comuni di libertà, democrazia, diritti della persona”, e su vincoli storici e culturali che uniscono i due lati dell’Atlantico. Tale relazione, ha aggiunto, resta cruciale per l’Europa nel contesto di un ordine mondiale in evoluzione. Su questo tema, ha sottolineatol’importanza di non lasciare soli gli Stati Uniti nel mantenimento della stabilità internazionale: “Non bastano più gli usa da soli”, indicando come sia necessario che l’Europa si assuma maggiori responsabilità. L’unica strada percorribile, secondo Mattarella, è quella di acquisire “vere, efficaci, capacità militari”, che permettano all’Ue di essere un attore autonomo e di supportare gli alleati transatlantici nel difendere il diritto internazionale.

Errori strategici di Mosca

Mattarella ha sottolineato che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è stata il risultato di una serie di errori di calcolo strategici. Due in particolare si sono rivelati fatali per Mosca: “Il primo errore”, ha spiegato, “è stato quello di ritenere che gli Stati Uniti avessero ormai distolto il loro sguardo dall’Europa per concentrarsi definitivamente sulla regione del Pacifico”. Il secondo errore di valutazione di Vladimir Putin, ha continuato il Capo dello Stato, “è stata l’idea che l’Unione europea fosse divisa e che, a causa della sua dipendenza energetica da Mosca, non avrebbe opposto resistenza all’invasione russa”. Ma questi calcoli si sono rivelati sbagliati: “La presidenza Biden ha rapidamente rivolto la sua attenzione all’Europa e, in pieno, al conflitto in Ucraina”.

Nel corso del suo intervento Mattarella ha espresso il suo profondo rammarico e tristezza per l’enorme quantità di risorse finanziarie che i Paesi europei sono costretti a destinare all’acquisto di armi, sottraendole a settori cruciali come la salute, il cambiamento climatico, la cultura e le infrastrutture. Ma, ha aggiunto, tale spostamento di risorse è diventato inevitabile a causa delle mutate condizioni geopolitiche imposte dalla guerra in Ucraina.

Da segnalare infine che ieri Mattarella ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per mercoledì 23 ottobre alle ore 10. L’ordine del giorno prevede l’esame dell’evoluzione dei conflitti in corso in Medio Oriente e in Ucraina, delle iniziative in ambito internazionale ed europeo e dello stato delle missioni militari italiane nella regione mediorientale.

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