venerdì, 27 Settembre, 2024
Esteri

Ucraina: due bambini al giorno uccisi o feriti secondo Unicef. Lavrov: “L’Occidente perderà questa guerra”

Mosca: "Forze militari conquistano due località nel Donetsk". Blinken: cooperazione Russia-Iran, Pyongang e Cina va fermata

L’allarme dell’Unicef: in Ucraina due bambini feriti o uccisi al giorno da inizio settembre. Mosca avrebbe avviato un programma di produzione droni in Cina. Per Blinken è necessario fermare la collaborazione tra Russia Iran Cina e Corea del Nord; di contro il ministro degli esteri Tajani sostiene che la Cina vada coinvolta nel processo di pace.

Mosca: “Forze militari conquistano due località nel Donetsk”

“Le unità della 24esima, 54esima e 119esima brigata ucraine sono state sconfitte nelle aree di Niloaevka, Konstantinovka e Kurakhovo. Il nemico ha perso 835 soldati, sette veicoli, un obice britannico, due cannoni e diversi obici di fabbricazione americana, oltre a sette depositi di armi che sono stati distrutti”. Così ha rivendicato ieri il ministero della difesa di Mosca mentre proseguono nel frattempo gli attacchi nel sud est dell’Ucraina, anche nella zona di Kherson. Il Cremlino ha definito inoltre “positiva” per le sue truppe la “dinamica” della situazione militare nella zona di Vuhledar, nell’est dell’Ucraina invasa dai soldati russi.

Cinque feriti in raid ucraini su città russa di Belgorod

Il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha reso noto che ieri cinque civili sono rimasti feriti in bombardamenti delle forze ucraine, sono state danneggiate 75 case singole, un appartamento in un condominio, 37 automobili e linee di approvvigionamento dell’acqua e del gas. Le condizioni dei feriti non sono giudicate gravi.

Unicef, Ucraina: “In media ogni giorno due bambini uccisi o feriti”

Da quando il 2 settembre è iniziato l’anno scolastico, almeno 8 bambini sono stati uccisi e 39 feriti in attacchi incessanti in tutta l’Ucraina. Ovvero, una media di almeno 2 bambini colpiti al giorno. Questo l’allarme lanciato ieri dalla Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite (Hrmmu)..Secondo Munir Mammadzade, rappresentante dell’Unicef in Ucraina, almeno 27 strutture scolastiche sono state verificate come danneggiate o distrutte dall’inizio delle lezioni. “La guerra in Ucraina – osserva Mammdzade – è una crisi acuta per la protezione dell’infanzia. Abbiamo già stimato che 1,5 milioni di bambini sono a rischio di depressione, ansia, disturbo da stress post-traumatico o altre problematiche di salute mentale. Questo numero è destinato ad aumentare se non si interviene per proteggere la vita dei bambini.”

Ripetiamo che bisogna fare tutto il possibile per prevenire gli attacchi ai civili e alle infrastrutture civili e che le parti in conflitto devono astenersi dall’operare all’interno e intorno alle infrastrutture civili”, ha aggiunto il rappresentante dell’Unicef. “Questi attacchi non solo mettono fine a giovani vite, ma lasciano orribili cicatrici fisiche e mentali di lunga durata per i sopravvissuti, i membri della famiglia e le comunità. L’inizio del nuovo anno accademico avrebbe dovuto essere un momento di rinnovata speranza, ma continua a essere una tragedia”.

Mosca ha avviato un programma per produrre droni in Cina

Secondo due fonti di un’agenzia di intelligence europea e alcuni documenti citati dall’agenzia Reuters, la Russia ha avviato un programma di armi per sviluppare e produrre droni d’attacco a lungo raggio in Cina. La sussidiaria IEMZ Kupol, appartenente alla società di armi statale russa Almaz-Antey, ha sviluppato e testato in volo un nuovo drone chiamato Garpiya-3 (G3) in Cina con l’aiuto di specialisti locali, secondo uno dei documenti. In un successivo aggiornamento, Kupol ha detto al ministero russo che era in grado di produrre droni su larga scala in una fabbrica in Cina da usare in Ucraina.

Lavrov: Governo Kiev non rappresenta Crimea e Donbass

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato ieri in un’intervista alla Tass dopo il suo arrivo a New York per partecipare all’Assemblea generale dell’Onu, che “Proprio come le potenze coloniali non rappresentavano i popoli dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, coloro che sono saliti al potere in Ucraina in seguito al colpo di Stato hanno dichiarato la loro intenzione di bandire la lingua russa come primo atto, non rappresentando certo la Crimea, il Donbass o la Novorossiya. Questo è il motivo principale per cui l’Occidente non è disposto a fare pressione sulla leadership ucraina per ottenere negoziati equi che rispettino i principi della Carta delle Nazioni Unite. La Carta sottolinea la necessità di rispettare i diritti umani a prescindere da sesso, razza, lingua o religione, ancor prima di affrontare il tema dell’integrità territoriale”.

Occidente deve capire che perderà questa guerra

“Ci siamo veramente uniti di fronte alla guerra che l’Occidente ha scatenato contro di noi per mano degli ucraini”, ha aggiunto il minstro Lavrov. “Raggiungeremo la vittoria, non abbiamo dubbi”; e “l’Occidente deve capire” che questa guerra “sarà persa”, ha concluso il capo della diplomazia russa.

Cremlino: “Errore fatale cercare di costringerci alla pace”

Contemporaneamente il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alle dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ha detto che ogni “tentativo di costringere la Russia alla pace è un errore assolutamente fatale perché è impossibile costringere la Russia alla pace”.

Blinken, ‘cooperazione Russia-Iran, Pyongang e Cina va fermata

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken, mentre si rivolgeva al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in una riunione dedicata alla situazione in Ucraina, ha affermato che per promuovere la pace in Ucraina è necessario sostenere le iniziative di pace dell’Ucraina e soprattutto fermare i tentativi dell’Iran, della Corea del Nord e della Cina di alimentare la macchina da guerra russa.

Ricordando che l’Iran fornisce droni alla Russia, ha costruito una fabbrica nella Federazione Russa, e solo poche settimane fa ha consegnato alla Russia centinaia di missili balistici a corto raggio, il segretario di Stato americano ha anche rivelato che la Corea del Nord ha consegnato alla Russia carichi di armi e munizioni, tra cui lanciamissili e milioni di proiettili di artiglieria. “Queste azioni da parte di Iran, Corea del Nord e Russia hanno violato molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza, risoluzioni per cui la Russia ha votato e che, in quanto membro permanente, ha una speciale responsabilità di far rispettare”.

Tajani, “coinvolgere Cina; pace non può essere sconfitta per Kiev”

Di contro il vicepremier e ministro agli Affari esteri Antonio Tajani, ha messo in chiaro ieri sera come per arrivare alla pace sia necessario coinvolgere la Cina, da un lato, e che dall’altro la Russia non può pensare di “arrivare al tavolo dei negoziati, quando sarà aperto, con la soluzione della sua vittoria: quella non sarebbe una pace ma una sconfitta dell’Ucraina, che è vittima di una aggressione.” “Il nostro obiettivo – ha continuato Tajani – è costruire la pace e arrivare ad un cessate il fuoco: servirà una conferenza di pace, che sicuramente non potrà concludersi con la resa dell’Ucraina”.

Presidente Iran ha incontrato Macron

Ieri sera, a margine del vertice dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha incontrato Emmanuel Macron per discutere delle questioni legate ai recenti sviluppi a Gaza e in Libano, delle notizie riguardanti la consegna di armi da parte dell’Iran alla Russia per essere utilizzate nella guerra contro l’Ucraina e del rilascio di tre cittadini francesi detenuti in Iran.

Durante la riunione, Macron ha invitato l’Iran a utilizzare la sua influenza sugli attori regionali per fermare le loro mosse destabilizzanti, mentre Pezeshkian, da parte sua, ha affermato che la Francia può agire in modo più efficace “per porre fine ai crimini del regime sionista”, poiché “la continuazione delle atrocità del regime sionista a Gaza e in Libano può portare la situazione fuori controllo”.

Erdogan a Zelensky, lavoriamo per rilanciare il patto sul grano

Durante un colloquio a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, Erdogan ha ribadito che la Turchia è impegnata anche per “assicurare un cessate il fuoco che possa aprire la porta per la pace tra Ucraina e Russia”, affermando che “la guerra può essere fermata attraverso il dialogo, preservando l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”.

Il presidente turco ha poi avuto un incontro con l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, dove ha proposto di continuare“gli sforzi per rilanciare l’iniziativa sul grano del Mar Nero”, ovvero il patto approvato nel 2022, sotto gli auspici dell’Onu, che aveva permesso l’esportazione sicura di prodotti alimentari dai porti dell’Ucraina ma che si è poi concluso nel luglio del 2023, dopo l’uscita della Russia dall’intesa.

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