domenica, 24 Novembre, 2024
Società

Gli avvocati: separare i concorsi di magistratura requirente e giudicante

Soddisfazione per l’approvazione in Senato del legittimo impedimento

Due provvedimenti che il Consiglio nazionale degli avvocati sostiene e sui quali si è recentemente espresso: l’approvazione da parte del Senato, del disegno di legge 729 in tema di legittimo impedimento del difensore e la richiesta di separare i concorsi per la magistratura requirente a quella giudicante. Riguardo il legittimo impedimento il Cnf apprezza il riconoscimento “deldiritto degli avvocati a svolgere il proprio ruolo senza pregiudicare il diritto alla difesa dei cittadini.” Il testo ora passerà alla Camera dei deputati per la seconda lettura, in attesa di essere definitivamente approvato.

Greco: “Riconoscimento fondamentale”

In pratica con il decreto si estende la possibilità di ottenere il rinvio dell’udienza penale per motivi legati alla salute dei figli o dei familiari dell’avvocato, “garantendo una maggiore attenzione alle esigenze personali e familiari.” Inoltre, viene introdotta la remissione in termini nel processo civile e la possibilità di rinvio delle udienze per cause di forza maggiore, malattia improvvisa, infortunio, gravidanza o per la necessità di assistenza ai figli e familiari con disabilità o affetti da gravi patologie. “Questo risultato rappresenta un riconoscimento fondamentale per gli avvocati e, soprattutto, per i diritti dei loro assistiti – dichiara il presidente del Consiglio Nazionale Forense Francesco Greco –. La tutela delle esigenze personali e familiari dei difensori è imprescindibile per garantire un esercizio sereno della professione forense”.

Separazione delle carriere

Quanto alla separazione delle carriere per un giusto processo gli avvocati ritengono necessario considerare l’opportunità di avere due concorsi separati per la magistratura requirente e giudicante. “Questo rappresenta un punto saliente per realizzare davvero due carriere distinte, garantendo un giusto processo con tre soggetti che siano realmente estranei tra loro: il giudice, il pubblico ministero e l’avvocato. La semplice separazione post-concorsuale non è sufficiente a raggiungere tale obiettivo”. Lo ha ribadito il presidente nazionale Greco in audizione in commissione Affari costituzionali della Camera sui disegni di legge in materia di separazione delle carriere della magistratura.

Sorteggio per il Csm

“In merito all’ipotesi del sorteggio per il Consiglio superiore della magistratura – ha proseguito il vertice del CNF – pur riconoscendo che potrebbe non essere la soluzione migliore in assoluto, ritengo sia l’unica strada praticabile per contrastare efficacemente il fenomeno del ‘correntismo’ nella magistratura. Tutti noi addetti ai lavori siamo consapevoli di come le correnti spesso assegnino i ruoli apicali. Il Csm non deve essere l’organo di autogoverno delle correnti, ma deve rappresentare l’intera magistratura. L’obiezione secondo cui il sorteggio dei componenti togati potrebbe portare al Csm magistrati non adeguatamente capaci di giudicare i loro colleghi stride con l’idea che questi stessi magistrati poi giudichino i cittadini. Una soluzione possibile potrebbe essere quella del sorteggio temperato tra coloro che hanno espresso la disponibilità ad essere designati. Il disegno di legge del Governo tende a dare una prevalenza nei due Csm e nell’Alta Corte alla componente togata: quest’ultima non può essere prevalente rispetto a quella scelta dal Parlamento. Occorre un opportuno equilibrio”. “Condivido appieno – aggiunge Greco – l’idea dell’istituzione di un’Alta Corte Disciplinare, considerando i molti casi, in questi anni, di procedimenti disciplinari a carico di magistrati che nella maggior parte dei casi si sono definiti con sanzioni enormemente irrisorie rispetto alle contestazioni che il magistrato aveva subito”, e conclude sottolineando “l’importanza, per la nostra democrazia, di mantenere l’obbligatorietà dell’azione penale”.

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