sabato, 21 Settembre, 2024
Attualità

Nel 2023 485 pedoni morti e 19.600 persone ferite

Il Rapporto dellʼAsaps

L’Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale ha presentato il 7° Rapporto annuale sull’incidentalità che coinvolge i pedoni in Italia, basato sui dati Istat del 2023. Il documento conferma una tendenza preoccupante: sebbene il numero complessivo di decessi tra i pedoni sia rimasto stabile, sono aumentati i feriti e gli incidenti complessivi, evidenziando una stagnazione pericolosa in un contesto che richiede maggiore sicurezza. Nel 2023, gli investimenti di pedoni sono stati 18.483, un incremento rispetto ai 17.765 del 2022 e ai 17.164 del 2021. Questo significa circa 50 incidenti al giorno, con 485 decessi, lo stesso numero dellʼanno precedente, di cui 314 uomini e 171 donne. Preoccupa anche l’aumento dei feriti, che sono saliti a 19.691, rispetto ai 19.062 del 2022, con una crescita significativa rispetto al 2021, quando erano stati 16.693. Nonostante la patente a punti introdotta nel 2003 abbia ridotto drasticamente le vittime rispetto al 2002, quando i pedoni deceduti erano 1.226, lʼattuale stagnazione del numero di morti è considerata un allarme. Secondo Asaps, è urgente rinnovare le politiche di prevenzione, poiché i dati mostrano un rischio crescente per gli utenti della strada più vulnerabili.

Gli investimenti

Unʼarea di grande preoccupazione sono gli attraversamenti pedonali, che nel 2023 hanno visto 8.276 incidenti con 175 decessi. Questi dati rivelano che un terzo delle vittime totali ha perso la vita proprio nel luogo dove i pedoni dovrebbero essere più protetti. Se le vittime in ambito urbano sono diminuite lievemente, passando da 166 nel 2022 a 156 nel 2023, quelle in ambito extraurbano sono aumentate, da 15 a 19. LʼAssociazione ha anche analizzato situazioni specifiche come gli investimenti su marciapiedi (29 morti) e quelli avvenuti mentre i pedoni camminavano ai bordi della strada (25 decessi), evidenziando la pericolosità di queste aree non sempre adeguatamente protette. Non tutti gli incidenti sono da attribuire esclusivamente ai conducenti. Su 3.990 casi, il comportamento irregolare del pedone è stato determinante. Le principali infrazioni includono lʼattraversamento fuori dalle strisce (2.322 incidenti) e camminare al centro della carreggiata (642 incidenti), con 107 decessi totali in incidenti di questo tipo.

Le città più a rischio

Nel complesso, sono stati 9.958 gli investimenti di pedoni causati da errori o negligenze dei conducenti, con 229 decessi. A questi si aggiungono altri 1.770 incidenti in cui la responsabilità è stata condivisa tra conducente e pedone. Il rapporto evidenzia come le grandi città italiane siano epicentri di questa emergenza. Nel 2023, sono stati registrati 6.163 investimenti di pedoni nelle principali città, con Roma in testa con 1.959 casi. Preoccupante è l’aumento del numero di decessi nella capitale, passato da 44 nel 2022 a 55 nel 2023, con oltre la metà delle vittime di età superiore ai 65 anni. Milano segue con 19 decessi, mentre altre città come Napoli e Palermo riportano cifre più contenute, ma comunque allarmanti. Nel complesso, il numero di feriti è aumentato, passando da 6.459 nel 2022 a 6.586 nel 2023.

Pirateria stradale

Un altro aspetto critico è rappresentato dalla pirateria stradale. Nel 2023, si sono verificati 1.121 episodi di fuga dopo un investimento, con 55 morti e 1.278 feriti. Questo fenomeno è in netto aumento rispetto agli anni precedenti, confermando l’urgenza di sanzioni più severe e controlli più rigorosi. Il Rapporto sottolinea come le categorie più a rischio siano gli anziani e i giovani. Nel 2023, ben 314 pedoni ultra65enni hanno perso la vita, rappresentando il 65% dei decessi totali. Questo dato, in aumento rispetto ai 287 del 2022, evidenzia la necessità di politiche specifiche per proteggere gli anziani, spesso vittime di incidenti mentre attraversano la strada.\Per quanto riguarda i giovani, 12 pedoni sotto i 18 anni sono morti nel 2023, un dato in lieve calo rispetto ai 19 del 2022. Tuttavia, restano 2.498 i giovani feriti, un segnale allarmante che evidenzia la difficoltà nel proteggere adeguatamente i più piccoli.

Le conclusioni

Giordano Biserni, Presidente di Asaps, ha commentato i risultati del rapporto definendoli “un campanello d’allarme per le istituzioni”. L’Associazione sottolinea come sia urgente un intervento concreto per migliorare la sicurezza stradale, soprattutto nelle grandi città, dove i pedoni, soprattutto anziani, sono sempre più vittime di un sistema che non garantisce loro protezione adeguata. Asaps richiama lʼattenzione sulla necessità di riformare il Codice della Strada, intensificare i controlli, e promuovere campagne di sensibilizzazione. “È tempo di agire – ha concluso Biserni – perché siamo tutti pedoni e la sicurezza stradale è un diritto per tutti”.

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