Negli ultimi anni, Elon Musk avrebbe utilizzato la sua piattaforma social X per diffondere contenuti di un’azienda coinvolta in una presunta operazione russa volta a influenzare le elezioni USA del 2024. Musk avrebbe promosso contenuti legati a Tenet Media, condividendo post e interagendo con opinionisti pagati su X. Secondo la piattaforma, i post di Musk hanno esposto milioni di persone a opinioni pro-russe, apparentemente ignaro del presunto finanziamento russo dietro l’operazione. Tenet è nato come supergruppo di opinionisti conservatori, con podcaster come Dave Rubin e Benny Johnson insieme a giovani influencer. Ha cessato di pubblicare nuovo materiale da quando i procuratori federali hanno accusato due dipendenti della rete RT di aver orchestrato un piano da 10 milioni di dollari per diffondere opinioni filo-russe attraverso commentatori conservatori americani. Il direttore dell’FBI, Christopher Wray, ha dichiarato che l’operazione mirava a “ingannare gli americani per farli consumare propaganda straniera.” Josephine Lukito, esperta di disinformazione russa presso l’Università del Texas ad Austin, ha affermato che l’amplificazione dei contenuti di Tenet da parte di Musk rispecchierebbe un suo tipico comportamento. Il Senate Intelligence Committee discuterà delle minacce straniere alle elezioni in un’udienza mercoledì pomeriggio, con testimonianze di dirigenti di Google, Meta e Microsoft. L’udienza è fissata per le 2:30 pm ET. Musk prospera nell’ecologia dei media conservativi e ha contribuito a costruirla, consentendo ad account precedentemente sospesi di tornare su X da quando ha acquistato l’app due anni fa. Southern e altri commentatori di Tenet Media hanno affermato di non aver fatto nulla di sbagliato. L’atto di accusa afferma che non erano a conoscenza del fatto di essere stati pagati da fonti russe e che erano stati ingannati sulle fonti.