Il governo britannico ha introdotto un nuovo requisito per i viaggiatori in visita al Paese: l'”autorizzazione elettronica di viaggio” (ETA). Questo sistema digitalizza le richieste dei turisti, con una tariffa di circa 13 dollari. “Tutti coloro che desiderano viaggiare nel Regno Unito, ad eccezione dei cittadini britannici e irlandesi, dovranno ottenere un permesso di viaggio prima di arrivare”, si legge sul sito del governo britannico. Gli ETA sono collegati al passaporto del viaggiatore per semplificare i controlli di sicurezza e prevenire abusi del sistema di immigrazione.
Digitalizzare i confini
Secondo l’Office for National Statistics del Regno Unito, nel 2023 si sono registrate 38 milioni di visite, con un aumento di 6,7 milioni rispetto al 2022. Sarà disponibile un modulo online che richiederà dati del passaporto, dettagli di viaggio, un indirizzo e-mail e una carta di credito o di debito, insieme a “domande di idoneità”. L’ETA si applica a chiunque visiti il Paese per un massimo di sei mesi per turismo, per vedere familiari e amici, per affari o per brevi periodi di studio. “L’espansione mondiale dell’ETA dimostra il nostro impegno nel migliorare la sicurezza attraverso nuove tecnologie e nell’adozione di un moderno sistema di immigrazione – ha dichiarato in un comunicato stampa il ministro per la migrazione e la cittadinanza, Seema Malhotra – La digitalizzazione consente un’esperienza fluida per i milioni di persone che attraversano il confine ogni anno, compresi i visitatori che accogliamo calorosamente e che si prevede contribuiranno quest’anno alla nostra economia turistica con oltre 32 miliardi di sterline”. Il sistema sarà aperto a tutte le altre nazionalità, ad eccezione degli europei, a partire da novembre e sarà obbligatorio per l’ingresso da aprile 2025. Il Regno Unito prevede di digitalizzare completamente i propri confini entro il 2025.