venerdì, 20 Settembre, 2024
Esteri

27enne di Hong Kong rischia la prigione per una maglietta “sediziosa”

Un uomo di 27 anni rischia diversi anni di carcere con l’accusa di sedizione per aver indossato una maglietta di protesta che, secondo i pubblici ministeri, viola la nuova legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong. L’uomo si è dichiarato colpevole. Uno degli slogan sui vestiti, “Liberate Hong Kong, rivoluzione dei nostri tempi”, è stato ritenuto “capace di incitare alla secessione”. Il 12 giugno, data associata alle proteste per la democrazia del 2019, Chu è stato arrestato per aver indossato una maglietta con lo slogan incriminato e una mascherina con frasi di protesta.

Legge severa sulla sicurezza nazionale

L’uomo ha dichiarato alla polizia di credere che lo slogan invocasse il ritorno di Hong Kong sotto il dominio britannico e di aver scelto quell’abito per ricordare al pubblico le proteste del 2019, quando la frase era ampiamente utilizzata dai dimostranti pro-democrazia. Chu, che è in custodia da tre mesi, verrà condannato giovedì. A marzo, Hong Kong ha promulgato una legge più severa sulla sicurezza nazionale, rafforzando il reato di sedizione, includendo l’incitamento all’odio verso la leadership comunista cinese e aumentando la pena massima di reclusione da due a sette anni. La sedizione, nata sotto il dominio coloniale britannico terminato nel 1997, è stata raramente utilizzata fino a quando le autorità di Hong Kong non l’hanno ripresa nel 2020, incriminando più di 50 persone e quattro aziende. I critici, tra cui nazioni occidentali come gli Stati Uniti, affermano che la nuova legge sulla sicurezza erode ulteriormente le libertà e mette a tacere il dissenso a Hong Kong. Le autorità difendono la legge come necessaria per adempiere a una “responsabilità costituzionale”. Fino al mese scorso, 301 persone sono state arrestate ai sensi delle due leggi sulla sicurezza, 176 sono state processate e 157 condannate.v

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Redazione

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