L’ex presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, e sua moglie, Laura, non sosterranno alcun candidato alla presidenza. Un portavoce della campagna di Kamala Harris ha evidenziato gli sforzi di sensibilizzazione repubblicana della campagna. L’ex vicepresidente di Bush, Dick Cheney, e sua figlia, Liz, avevano annunciato il loro sostegno alla candidata democratica per le elezioni di novembre. “Non c’è mai stato un individuo che rappresentasse una minaccia più grande per la nostra repubblica di Donald Trump – ha dichiarato Cheney – Ha cercato di rubare le ultime elezioni usando bugie e violenza per mantenersi al potere. Non ci si può più fidare di lui”. Rispondendo ai giornalisti, Harris si è detta “onorata” del loro sostegno, aggiungendo che ciò “sottolinea quanto amiamo il nostro Paese e abbiamo più cose in comune di quante ce ne separino”. Il fatto che Bush non appoggi il candidato del suo partito è significativo. Nel 2012, aveva sostenuto Mitt Romney contro Barack Obama. Quattro anni prima, nel 2008, aveva appoggiato John McCain. Secondo un portavoce, né George W. Bush né sua moglie avevano votato per i candidati presidenziali principali nel 2016 . Diversi repubblicani moderati ed ex funzionari dell’amministrazione Trump hanno preso le distanze dal tycoon, sostenendo Harris, nonostante le divergenze politiche. Il mese scorso, la candidata democratica aveva annunciato più di due dozzine di endorsement da parte di repubblicani, tra cui l’ex governatore del Massachusetts Bill Weld, l’ex deputato Denver Riggleman della Virginia e l’ex addetta stampa dell’amministrazione Trump, Stephanie Grisham. Inoltre, più di 200 ex collaboratori dei presidenti Bush, McCain e Romney hanno firmato una lettera di appoggio alla vicepresidente USA. Nell’ambito delle attività di sensibilizzazione della campagna verso gli elettori GOP, la campagna di Harris ha assunto un direttore nazionale per l’impegno repubblicano, concentrandosi anche sugli elettori indipendenti e moderati.
