Continuano nella regione russa di Kursk i combattimenti tra le forze russe e quelle ucraine. Per l’Ue l’incursione in territorio russo è “legittimo” nell’ambito della difesa ucraina. Avvistati i primi F-16 forniti dagli occidentali in volo nel sud del paese.
L’avanzata ucraina a Kursk
Le truppe di terra, artiglieria e aviazione ucraine stanno avanzando a Kursk. “È stato confermato che il 7 agosto le truppe ucraine sono avanzate per 10 chilometri nella regione russa di Kursk, nell’ambito del proseguimento delle operazioni offensive meccanizzate sul territorio russo”, si legge nel rapporto dell’Istituto per lo studio della guerra (Isw) pubblicato sul suo sito.
Filmati geolocalizzati mostrano che veicoli corazzati ucraini si sono posizionati lungo il percorso 38K-030 a circa 10 chilometri dal confine del Paese, scrivono gli analisti dell’Isw, secondo i quali i soldati ucraini hanno sfondato almeno due linee di difesa russe e sono entrati in una roccaforte della regione.
“La risposta del Cremlino all’offensiva ucraina nella regione di Kursk è stata finora controversa, poiché i funzionari russi stanno cercando di bilanciare la presentazione di questi sviluppi come una notevole escalation ucraina, evitando di esagerare le sue potenziali implicazioni e di rischiare il malcontento interno”, commenta l’istituto.
Secondo un bilancio di Mosca, dall’inizio dell’incursione, all’alba di martedì, gli ucraini hanno perso 660 militari e 82 veicoli corazzati, inclusi otto carri armati. I combattimenti sono concentrati nei distretti di Sudzhensky e Korenevskij. Il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato che attacchi aerei sono diretti anche contro le riserve ucraine in avanzamento nella regione ucraina di Sumy.
Ue: legittimo il diritto all’auto difesa
Il parere dell’Unione Europea è che l’offensiva lanciata in Russianel “legittimo” diritto all’autodifesa dell’Ucraina. Il portavoce per gli Affari Esteri dell’Ue Peter Stano ieri durante il briefing con la stampa a Bruxelles ha dichiarato: “Pensiamo che l’Ucraina stia combattendo una legittima guerra difensiva contro un’aggressione illegale e che, nel quadro di questo legittimo diritto all’autodifesa, abbia il diritto di colpire il nemico ovunque lo ritenga necessario: nel suo territorio, ma anche nel territorio del nemico”.
Mykhail Podoliak, consigliere dell’amministrazione presidenziale ucraina ha accolto con favore le reazioni favorevoli degli Stati Uniti e dell’Unione Europea all’incursione a Kursk, poiché hanno finalmente capito che queste azioni corrispondono al diritto sovrano dell’Ucraina di difendersi. “Questo è il modo giusto per porre fine a questa guerra”, ha detto. Le autorità di Kursk hanno riferito di almeno cinque morti e trenta feriti durante l’offensiva di terra dell’esercito ucraino, con mille soldati e decine di veicoli blindati. Si tratta della prima incursione in territorio russo di una nazione straniera dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Mosca: abbattuti 16 droni ucraini
Le forze russe hanno abbattuto la notte scorsa 16 droni ucraini nelle regioni di Belgorod e Kursk: lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, come riporta la Tass. Il ministero ha precisato che 14 droni sono stati distrutti nella regione di Belgorod e 2 in quella di Kursk. Mentre Medvedev minaccia di spingere le forze di Mosca più a fondo in territorio ucraino, oltre Kiev.
Casa Bianca: presto un contatto
Gli Stati Uniti intendono “contattare” le autorità militari ucraine per “saperne di più sui loro progetti”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, rispondendo a una domanda sugli attacchi ucraini in territorio russo.
Kiev: conseguenza dell’invasione russa
“La causa principale di ogni escalation, di ogni bombardamento, di ogni azione militare anche nelle regioni (russe) di Kursk e Belgorod è esclusivamente l’inequivocabile aggressione della Russia” e la sua invasione dell’Ucraina, che dura da più di due anni, ha dichiarato su X il portavoce del presidente ucraino.
“Stiamo vedendo che l’efficacia delle operazioni militari ucraine sta gradualmente aumentando”, ha detto Podolyak, il quale ritiene che la Russia non risponderà ad alcuna proposta “finché non riceverà una ritorsione adeguata e aggressiva”. Così Mykhailo Podolyak, esprimendo fiducia che le incursioni in territorio russo possano fare le differenze nei futuri negoziati. “Questo li spaventerà? Sì”, ha detto Podolyak in qualità diportavoce di Zelensky alla televisione ucraina.
Podolyak sostiene che la Russia cederà al tavolo delle trattative solo se la guerra non si adatterà allo scenario pianificato e se le perdite e le sanzioni aumenteranno tanto da rendere insostenibile il costo della guerra: “Se lo si fa alle loro condizioni, crederanno di avere il controllo”.
Zelensky: difesa aerea punto chiave
secondo quanto annunciato dal capo del distretto di Kakhovka, Pavel Filipchuk, sul suo canale Telegram, i primi caccia F-16 forniti da Paesi occidentali all’Ucraina hanno sorvolato la regione meridionale di Kherson, occupata dai russi. Filipchuk, riporta l’agenzia Tass, ha affermato che i sorvoli hanno solo lo scopo di “seminare il panico”, e ha quindi invitato la popolazione a mantenere la calma. Gli F-16 “verranno tutti abbattuti e distrutti”, ha aggiunto.
Secondo il governo di Kiev la difesa aerea, di cui fanno parte gli F-16, è uno dei “punti chiave” per “salvare le vite degli ucraini e fermare qualsiasi tentativo della Russia di prolungare questa guerra”: così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a una delegazione bipartisan della Camera degli Stati Uniti in visita nel Paese. “Abbiamo parlato della difesa del nostro Paese e dei nostri valori dal terrore russo”, si legge in un post di Zelensky ieri su X, “i punti chiave sono la difesa aerea, salvare le vite degli ucraini e fermare qualsiasi tentativo della Russia di prolungare questa guerra. Stiamo facendo di tutto per raggiungere una pace giusta il prima possibile. Sono grato per il sostegno di tutti coloro che in America apprezzano la libertà e l’indipendenza come noi in Ucraina”
Mosca, sventato cyberattacco a regione di Kursk
Le autorità russe sostengono di essere riuscite a respingere un cyberattacco contro i servizi della regione di Kursk. “Un importante attacco DDoS ai servizi locali nella regione di Kursk è stato respinto e gli specialisti hanno ripreso le operazioni di tutti i servizi”, ha affermato il Ministero russo per lo sviluppo digitale, “gli autori miravano a interrompere la fornitura di servizi socialmente significativi, ma gli hacker non sono riusciti abdanneggiare l’infrastruttura elettronica del governo e adbacquisire l’accesso ai dati degli utenti. Tutte le informazioni sono saldamente protette e gli attacchi vengono prontamente respinti”.
Prezzo gas in risalita
Il prezzo del gas accelera sul mercato di Amsterdam, con i future Ttf che avanzano del 5,15% a 40,43 euro al megawattora, nuovo massimo dell’anno. A spingere le quotazioni è l’attacco ucraino nella regione di Kursk, dove si trova la stazione di transito di Sudzha, parte dell’ultimo gasdotto che pompa gas russo in Europa attraverso l’Ucraina. Da Sudzha negli ultimi mesi sono transitati in media 42 milioni di metri cubi di gas al giorno. Un’interruzione delle forniture rappresenterebbe uno shock per quelle nazioni, come la Slovacchia, l’Ungheria e l’Austria, che attingono a questo gasdotto.