Gli Usa annunciano l’invio di un pacchetto di armi per un totale di 1,7 miliardi di dollari all’Ucraina. Intanto in Mali i miliziani separatisti tuareg, dopo aver sconfitto la Wagner e l’esercito, innalzano la bandiera ucraina. Meloni in visita in Cina: con Xi dialogo chiaro.
Usa: 1,5 miliardi di armamenti all’Ucraina
Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato ieri un nuovo pacchetto di armamenti per l’Ucraina del valore di 1,5 miliardi di dollari, specialmente sistemi di difesa aerea e armi anticarro. “Il pacchetto include capacità per aumentare le difese aeree, armi da fuoco e anticarro dell’Ucraina, nonchè finanziamenti per sostenere le attrezzature precedentemente impegnate dagli Stati Uniti”, afferma il dipartimento della Difesa in un comunicato.
In precedenza il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, aveva annunciato l’autorizzazione di un armamento del valore di 200 milioni di dollari che avrebbe dovuto fornire all’Ucraina anche intercettori di difesa aerea, munizioni per sistemi missilistici e armi di artiglieria e anticarro. Il pacchetto stanziato include munizioni per i Sistemi missilistici terra-aria avanzati nazionali (Nasams); missili Rim-7 per la difesa aerea; attrezzature per la guerra elettronica; munizioni per i sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (Himars), oltre a proiettili di artiglieria da 155 e 105 millimetri, proiettili di mortaio da 120 millimetri, missili tracciati otticamente, guidati via cavo e lanciati da tubo (Bgm-71), sistemi anticarro Javelin e At-4.
Separatisti Tuareg sconfiggono la Wagner in Mali e innalzano bandiera Ucraina
Il Gur, l’agenzia di intelligence militare ucraina, ha rivendicato l’imboscata in cui nei giorni scorsi sono morti decine di miliziani del gruppo Wagner in Mali, nell’Africa occidentale. Andrii Yusov, portavoce del Gur, non ha confermato il coinvolgimento del personale militare ucraino nei combattimenti o la sua eventuale presenza nel Paese africano, sottolineando che l’agenzia “non discuterà i dettagli al momento, ma ce ne saranno in futuro”; ha sostenuto tuttavia che “i ribelli hanno ricevuto le informazioni necessarie, e non solo le informazioni, che hanno consentito un’operazione militare di successo contro i criminali di guerra russi”.
Lunedì il Kyiv Post ha pubblicato una fotografia autenticata da una fonte della Difesa di Kiev che raffigurava ribelli maliani con una bandiera ucraina a dimostrazione di una sorta di ‘alleanza’ tra le parti in funzione anti-russa. A quanto riporta il Guardian, un canale Telegram ritenuto vicino alla leadership della Wagner ha ammesso che il gruppo ha subito gravi perdite durante le“feroci battaglie” per cinque giorni contro una coalizione di forze separatiste tuareg e gruppi jihadisti, che hanno utilizzato armi pesanti, droni e attentatori kamikaze. Secondo il canale, numerosi combattenti della Wagner, tra cui un comandante, Sergei Shevchenko, sono stati uccisi.
La coalizione di separatisti tuareg avrebbe beneficiato del sostegno militare ucraino, soprattutto in termini d’intelligence, e utilizzato droni Fpv e quadricotteri forniti da Kiev per supportare le loro operazioni contro l’esercito maliano e gli Africa Corps a Tinzaouatene.
In questo quadro, il Guardian ricorda anche la probabile presenza di forze ucraine in Sudan a dimostrazione di come la lotta tra Kiev e Mosca abbia assunto una dimensione globale. “Per Mosca, i Paesi africani in cui è presente la Wagner sono solo una zona di interesse che le consente di impossessarsi di risorse (oro, diamanti, gas e petrolio) e il denaro va a finanziare l’aggressione russa”, ha affermato Serhii Kuzan, direttore dell’Ukrainian Security and Cooperation Center di Kiev, secondo cui l’ucraina potrebbe voler prendere di mira Wagner in Africa per abbassare il potenziale militare complessivo del gruppo e vendicare i crimini di guerra.
Meloni: Cina non ha convenienza a sostenere la Russia
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa a Pechino, il giorno successivo all’incontro con il president cinese, ha dichiarato che “Con il presidente Xi Jinping il dibattito è stato ampio e chiaramente ha coinvolto anche tutte le materie dell’agenda internazionale, è stato un confronto franco, trasparente, rispettoso su tutte le materie sulle quali la Cina rimane un interlocutore indispensabile.” E ha aggiunto: “Penso e spero che possa essere utile per ingaggiare un interlocutore che è sicuramente molto molto importante in questa fase”.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, ha precisato Meloni,”Sicuramente noi siamo stati abbastanza chiari nel porre la questione. Penso che la Cina non abbia alcuna convenienza in questa fase a sostenere la capacità industriale russa. Anche se come sappiamo non interviene direttamente, è evidente che questo crea una frizione perchè lo abbiamo scritto in tutti i modi possibili e immaginabili e lo abbiamo ribadito e io spero che ci si renda conto che questa nazione può giocare veramente un ruolo dirimente”, fondamentale, conclude la presidente, per la “pace e la stabilità” anche a fronte della polveriera in Medio Oriente.
Russia, esercitazioni con 300 navi e oltre 20.000 militari
Il governatore Alexey Smirnov ha riferito ieri le difese aeree russe hanno abbattuto quattro missili sulla regione di Kursk, a poca distanza dal confine con l’Ucraina, nella notte di Lunedì:”La notte scorsa quattro missili ucraini sono stati abbattuti sui distretti di Oktyabrsky e Kurchatovsky”, ha scritto su Telegram.
Nel frattempo, il ministero della Difesa russo ha dichiarato che la Marina ha iniziato esercitazioni navali su larga scala nelle quali saranno impiegati “circa 300 navi, imbarcazioni, sommergibili e vascelli di rifornimento” e “oltre 20.000” tra militari e civili.
“Le unità e le formazioni della Marina russa hanno iniziato un’esercitazione prevista, nelle zone operative delle flotte del Nord, del Pacifico e del Baltico e nella zona di responsabilità della flottiglia del Caspio”, annuncia il dicastero, secondo il quale “l’obiettivo principale dell’esercitazione è verificare le prestazioni dei comandi navali di tutti i livelli e la preparazione delle navi, delle unità dell’aviazione navale e delle forze costiere della Marina russa per portare a termine le loro missioni”.