venerdì, 18 Ottobre, 2024
Lavoro

Ocse: Italia maglia nera per i salari reali, -6,9% rispetto al 2019

L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha assegnato all’Italia la “maglia nera” per i salari reali, nonostante il livello di occupazione sia ai massimi storici nell’area Ocse. Solo Repubblica Ceca e Svezia si piazzano peggio di noi. Nel corso del 2023, l’Italia ha registrato un calo del 6,9% rispetto al 2019, ma preoccupa anche la stagnazione dei salari reali nel lungo periodo: dal 1991 al 2023 sono cresciuti solo del +1%, a fronte del 32,5% di aumento medio nei Paesi dell’Organizzazione.

Germania e Francia i più virtuosi

I dati aggiornati al primo trimestre del 2024 confermano la situazione critica dell’Italia per i salari reali (che denotano la quantità di beni che il lavoratore può acquistare con la sua paga). Al contrario, tra i più virtuosi si distinguono Germania (con un calo del -2%) e Francia (con una crescita dello +0,1%). Sebbene i livelli di occupazione raggiunti siano record, superando persino quelli pre-pandemia, la crescita degli occupati comincia decisamente a rallentare. Solo in 19 dei 35 Paesi Ocse i salari reali hanno recuperato i livelli pre-Covid del 2020. E l’Italia, come evidenziato dall’Oecd Employment Outlook 2024, si posiziona al terzultimo posto per i salari reali anche nel primo trimestre del 2024.

Decisivo il dinamismo dei mercati

Mathias Cormann, segretario generale dell’Ocse, ha sottolineato che “il dinamismo dei mercati del lavoro e la crescita dell’occupazione hanno contribuito alla resilienza economica dei paesi Ocse negli ultimi anni” nonostante le sfide legate all’inflazione e alla produttività. Tuttavia, l’Italia è tra i Paesi in cui i salari reali continuano a diminuire nonostante una stagione di utili societari positiva. Nella sua relazione dedicata all’Italia, l’Ocse ha altresì evidenziato la necessità per il Paese di far crescere i salari e la produttività delle imprese attraverso investimenti e innovazione, soprattutto in un contesto di contrattazione collettiva dove le imprese detengono un significativo potere negoziale. La crisi dei salari reali rappresenta una sfida che l’Italia deve affrontare per garantire una maggiore equità economica e sociale.

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