L’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kyïv ha subito con “alta probabilità” un colpo diretto da un missile da crociera KH101 “lanciato dalla Federazione Russa”, ha detto la rappresentante dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani in Ucraina, che ha sottolineato la necessità di un’indagine più approfondita basata su filmati.
I filmati
Esiste “un’alta probabilità” che l’ospedale pediatrico di Kyïv sia stato colpito da un missile “lanciato dalla Federazione russa”. Lo ha affermato Danielle Bell, rappresentante dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani in Ucraina.
“L’analisi delle riprese video e la valutazione sulla scena dell’incidente indicano che è molto probabile che l’ospedale pediatrico abbia subito un colpo diretto piuttosto che un danno a causa dell’intercettazione di un’arma”, ha dichiarato Bell, durante una conferenza stampa che l’Onu organizza regolarmente a Ginevra. “I fattori che suggeriscono che si sia trattato di un colpo diretto si basano su riprese video, che mostrano le specifiche tecniche del tipo di arma utilizzata”, ha spiegato ancora Bell
In questi video, “vediamo l’arma colpire direttamente l’ospedale anziché essere intercettata in aria”, ha aggiunto. “I nostri esperti militari che hanno visitato ieri il sito hanno osservato danni che corrispondono a un impatto diretto”, ha sottolineato. La capitale Ucraina Kyïv ha osservato oggi una giornata di lutto dopo gli attacchi russi che hanno causato almeno 27 morti e devastato il più grande ospedale pediatrico del Paese.
La ricostruzione dell’ospedale
Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha annunciato nel corso di una riunione governativa che il governo di Kyïv stanzierà 100 milioni di grivnie (2,4 milioni di euro) per la ricostruzione dell’ospedale pediatrico Okhmatdyt; i lavori inizieranno subito. “Il ministero della Salute, il ministero dell’Economia e il ministero delle Finanze subito dopo la tragedia sono stati incaricati di elaborare la questione dell’assegnazione di fondi per il recupero e l’assistenza alle vittime”, ha detto il premier, specificando che il governo aumenterà ulteriormente i finanziamenti man mano che verrà preparato il progetto di recupero. “Ogni famiglia con bambini feriti dall’attacco di ieri, grazie alla cooperazione con l’Unicef, riceverà un aiuto di 10.800 grivnie (244 euro) per ogni membro della famiglia”, ha aggiunto il capo del governo.
La condanna delle Chiese
In una nota, il Consiglio Panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose, che comprende diverse confessioni cristiane, comunità ebraiche e musulmane dell’Ucraina, ”condanna categoricamente l’attacco terroristico che ieri la Federazione Russa ha nuovamente perpetrato contro le città ucraine, le infrastrutture civili, gli ospedali pediatrici, l’edificio del reparto di maternità e le persone pacifiche”. E lancia un appello “ai governi di tutti gli stati del mondo, per i quali la vita umana, in particolare quella dei bambini, è un vero valore, per condannare le azioni della Federazione Russa contro l’Ucraina, riconoscendo la Russia come stato-terrorista”, e chiedono agli Stati di ”interrompere le relazioni economiche con la Federazione Russa per non essere complici dei crimini di guerra della Russia contro l’Ucraina e nel genocidio del popolo ucraino; di adottare tutte le misure necessarie per fermare l’aggressione della Russia contro l’Ucraina e ristabilire il diritto internazionale; e di fornire all’Ucraina i mezzi necessari per proteggere la vita, compresi ulteriori sistemi di difesa aerea, aerei, mezzi di guerra elettronica e tutto il necessario per la difesa e il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina”
”I mirati attacchi missilistici della Russia – denuncia il Consiglio panucraino – sono un crimine di guerra e un atto di estrema crudeltà e disprezzo per la vita umana e per Dio. Per informazione generale: a livello nazionale, l’ospedale pediatrico “Okhmatdyt” a Kyïv, è l’equivalente del rinomato a livello mondiale ospedale pediatrico vaticano Bambino Gesù a Roma”.