“Siamo stati la prima nazione in Europa a lanciare l’allarme su questa nuova droga sintetica”. Queste le parole del Ministro della Salute Orazio Schillaci in riferimento all’emergenza Fentanyl, tema centrale della riunione tenuta ieri a Palazzo Chigi proprio per parlare della diffusione in Italia ed Europa del nuovo oppioide. “Abbiamo messo in atto una rete tra i ministeri, intanto spero che non ci sarà una diffusione simile a quella che c’è stata negli Usa” ha proseguito. La nuova droga ha già messo in ginocchio gli Stati Uniti dove, solo nel 2022, le overdosi per l’uso di questa sostanza hanno superato le 110mila unità. Gli effetti sul corpo dell’oppioide sono tremendi: cento volte più potente della morfina, il Fentanyl agisce principalmente sul cervello, riducendo la trasmissione del dolore attraverso i neurotrasmettitori, dando una sensazione di forte rilassamento ed euforia. Spesso la preparazione della sostanza avviene unendo questo stupefacente alla ‘Xilazina’, un anestetico e miorilassante veterinario. Il prodotto finale è la vera e propria ‘droga degli zombie’, altamente tossica e che causa ulcere cutanee e overdosi. “Siamo pronti a fare accordi con tutti i Paesi per combattere le droghe sintetiche” – ha affermato il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani – “è una battaglia che coinvolge il mondo intero: dovremmo lavorare anche con Onu e Cina”.
Allerta alta
Fortunatamente in Italia non si parla ancora di emergenza, ma l’allerta, comunicata dall’Istituto Superiore di Sanità, è di terzo grado, cioè di massima urgenza. Sempre secondo una comunicazione dell’Istituto, a Perugia si è constatato il primo caso di preparazione da strada che conteneva Fentanyl. A partecipare alla conferenza stampa sull’aggiornamento delle attività previste dal Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio dell’oppioide anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, per il quale il rischio di diffusione è molto concreto: “Non siamo tranquilli, questa sostanza è presente negli ospedali. Dobbiamo stare attenti nella sorveglianza e effettuare controlli quando si effettuano delle consegne. L’impegno del Ministero della Salute c’è, come anche quello delle Regioni, degli ospedali e delle farmacie, ma c’è anche l’attenzione affinché si evitino furti”. Continuando nelle sue dichiarazioni, Mantovano ha aggiunto che il governo si sta occupando sì del Fentanyl, ma anche di lotta alle dipendenze in ampio spettro e proprio per questo “dal 10 giugno verranno diffusi degli spot che descriveranno gli effetti reali di cannabis, eroina, cocaina, droghe sintetiche”.
Acquisti sul web
Ancora il Sottosegretario ha espresso la sua preoccupazione sulla possibilità di acquisti sul web: “Sappiamo che lo spaccio avviene soprattutto tramite siti web cinesi che recapitano a mezzo posta e il pagamento viene effettuato con criptovalute. Questo rende necessaria l’attenzione delle famiglie, affinché gli adolescenti non accedano a questi siti, tenendo conto che la diffusione può avvenire inoltre attraverso delle vere e proprie ricette mediche. Sappiamo anche che dietro la dicitura ‘chinewhite’ si nasconde il Fentanyl.” Sul caso, ha aggiunto Mantovano, indagano persino i servizi segreti. Oltre alla lotta allo spaccio, c’è anche la ricerca di possibili cure per evitare morti. Il sottosegretario ha parlato del ‘Naxolone’, un farmaco salvavita prodotto in ridottissime quantità da un’azienda fuori dal territorio italiano. A tal proposito, descrivendo questa medicina, ha detto: “Vi è l’esigenza di inserirla nella dotazione delle Forze dell’Ordine il prima possibile” aggiungendo che “non si deve, però, far passare il messaggio che si possa fare una ‘prova’ perché esiste un antidoto”.